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Il poliziotto buono e il poliziotto cattivo

di Gennaro Scala - 03/10/2024

Il poliziotto buono e il poliziotto cattivo

Fonte: Gennaro Scala

Sta venendo meno la finzione che vuole un Israele “fuori controllo” e Stati Uniti che pur da alleati indefettibili di Israele invitano alla moderazione i dirigenti israeliani. Cioè, una variazione del gioco tra poliziotto buono e poliziotto cattivo. La distruzione della potenza iraniana è un obiettivo tanto degli Usa quanto di Israele, e comporterebbe una nuova forma di controllo sul Medio Oriente e sulle sue indispensabili risorse energetiche. Dopo la sostanziale sconfitta in Ucraina, è attualmente la principale carta che gli Usa possono giocare per ritardare il loro declino. Per il momento Usa e Israele approfittano della volontà iraniana di non “cadere nella trappola” di un confronto diretto per infliggere colpi sempre più pesanti al loro avversario, ma il fine vero è quello della distruzione della potenza iraniana. C’è da vedere cosa comporterebbe un attacco diretto all’Iran, quali sono le capacità di reazione dell’Iran e quali saranno le reazioni della Russia e della Cina. La Russia vedrebbe compromessa la sua presenza in Siria e la stessa base di Tartus. La Cina sarebbe danneggiata da un rinnovato controllo su risorse energetiche che gli sono indispensabili, tenendo presente che una vittoria statunitense comporterebbe un nuovo controllo su tutti paesi petroliferi (fine ad es. delle velleità saudite di sganciarsi dallo stretto controllo statunitense). L’Iran non potrebbe resistere ad un attacco prolungato israeliano e statunitense, l’unica possibilità sarebbe usare come deterrente di fronte ad una minaccia esistenziale la disponibilità anche di pochi armi atomiche tattiche capaci di distruggere una città israeliana e una base statunitense mediorientale. Come diceva Andrea Zhok in un post di ieri,  la Russia potrebbe essere interessata a fornire una disponibilità del genere, con il pieno assenso della Cina, oppure a fornire gli ultimi elementi tecnici che rendano in grado l’Iran di produrla da sé, visto che è da tempo che sono vicini a fornirsi delle armi atomiche. Che si stia creando una situazione del genere lo si può scorgere nella minaccia di Khamanei di infliggere un attacco distruttivo in caso di risposta israeliana all’attacco missilistico iraniano del 1° ottobre.
In breve, si tratta di un ulteriore passaggio decisivo ed estremamente pericoloso verso il mondo multipolare. Come penso di tempo, è questo ora il punto più caldo del pianeta, dove rischiamo di vedere sorgere funghi che non son quelli soliti di questo periodo.