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Il ruolo di Soros nella censura dei social media

di Isaac Davisa - 27/08/2018

Il ruolo di Soros nella censura dei social media

Fonte: Aurora sito

La censura dei social media è aperta, ed è chiaro che le maggiori compagnie tecnologiche collaborano per chiudere e mettere a tacere la stampa libera per motivi politici. Naturalmente, questo ha solo a che fare con Donald Trump in carica, e che lo si supporti o meno, ciò che si spende nello sforzo di deporlo finirà per influenzare tutti. La censura non è la via americana, e se le persone oggi possono pensare che l'”altro” sbaglia e non dovrebbe essergli permesso di parlare, ci vuole una speciale influenza per arrivare a mettendo al bando su social media e piattaforme come visto nelle ultime settimane. Risulta, secondo un documento di 49 pagine, che tale influenza speciale sia nientemeno che lo stesso George Soros, l’agitatore politico liberale più ricco del mondo. Soros è da tempo noto esercitare influenza tramite la sua immensa ricchezza personale le base di molte lotte politiche nel mondo. “Un memorandum riservato di 49 pagine per sconfiggere Trump lavorando con le principali piattaforme dei social-media per eliminare la “propaganda di destra e le notizie false” fu presentata nel gennaio 2017 dal fondatore di Media Matters David Brock in un ritiro in Florida con circa 100 donatori, riportava all’epoca il Washington Free Beacon. Il documento ottenuto da The Free Beacon afferma che Media Matters e altri gruppi finanziati da Soros hanno “accesso ai dati grezzi di Facebook, Twitter e altri social media” in modo da poter “monitorare e analizzare sistematicamente questi dati non filtrati”. (The Duran)
L’intero promemoria confidenziale, che si legge come un manifesto politico sovversivo, fu scritto dall’attivista politico liberale statunitense David Brock, fondatore di Media Matters for America. Intitolato, Democracy Matters: Strategic Plan for Action, tracciato all’inizio del 2017, delinea il piano democratico per opporsi alla presidenza Trump a tutti i costi con una quotidiana guerra mediatica e se ne vedono i risultati da quando Trump è in carica, e dopo quasi due anni come presidente, il panorama dei media è nel caos totale, la popolazione più divisa dalla guerra civile americana. Soros è un noto finanziere di Media Matters, di cui sostiene dal 2010 lo sforzo esplicito per contrastare notiziari come Fox News. Soros ha la reputazione di essere il più grande finanziatore di agit-prop del mondo. “Media Matters è uno dei pochi gruppi che tenta di ritenere Fox News responsabile delle informazioni false e fuorvianti che così spesso trasmette. Sostengo Media Matters nello sforzo di sfidare pubblicamente Fox News nel poree un discorso civile e informato nella nostra democrazia”. George Soros.
Lo sforzo di censurare i social media è iniziato sul serio coll’elezione di Trump che ha visto il lancio del termine “false notizie” e la nota di Brock delinea chiaramente come tale piano sia volto a portare alla conseguente censura che si vede oggi. Inoltre, la nota discute su come le grandi aziende tecnologiche come Google, Facebook e Twitter (che censurano apertamente tutti gli account oggi) saranno reclutate e chiamate ad aderire all’ordine del giorno di Soros e Brock per manipolare il panorama politico. La collusione tra Media Matters e piattaforme social media è piuttosto profonda, come rilevava WND: “Il documento afferma che Media Matters e gruppi di estrema sinistra hanno “accesso ai dati grezzi da Facebook, Twitter e altri siti di social media” in modo che possano “monitorare e analizzare sistematicamente questi dati non filtrati”. “Prima possiamo identificare una notizia falsa, più efficacemente possiamo annullarla”, afferma la nota. “Con questa nuova tecnologia a portata di mano, i ricercatori che monitorano le notizie in tempo reale potranno identificare le origini di una bugia con precisione matematica, creando un sistema di allerta precoce di notizie false e disinformazione”.

Pensieri finali
Di nuovo, se la censura aperta dei media indipendenti statunitense potrà mettere radici, tutti ne soffriranno alla lunga. Mentre la politica può sembrare la cosa più grossa, al di sopra di tale spettacolo vi sono valori e tradizioni che hanno reso questo Paese degno di viverci. Una volta che sarà finito, gli USA saranno totalmente irriconoscibili, e miliardari come Soros diventeranno i nostri re e signori.

Traduzione di Alessandro Lattanzio