Kennedy ministro, la vittoria dei resistenti
di Mario Adinolfi - 15/11/2024
Fonte: Mario Adinolfi
Vi avvertivo già ieri, nome dopo nome li sta facendo impazzire, demolendo l’establishment come mai nessuno prima di lui. Ma ora nominando Robert Kennedy jr ministro della Sanità, Donald Trump ha compiuto davvero un atto rivoluzionario sconvolgendo sia il santuario della più potente dinastia dei dem americani che quello della ancor più potente industria farmaceutica, le azioni delle aziende Big Pharma sono infatti subito crollate.
Non vi sto a raccontare i titoli dei giornali italiani, vi basti l’Ansa che definisce Kennedy come un “no vax cospirazionista”. In realtà Kennedy è solo uno di noi, uno dei tanti che ha la fondata convinzione che la vicenda dei vaccini sia stata la più grande rapina della storia umana ai danni sia della fiscalità generale che delle libertà democratiche (in Italia lese con l’obbligo vaccinale e il green pass da stella gialla del “non ti vaccini, ti ammali, muori” di draghiana memoria).
L’Ue conferma ai suoi vertici Ursula Von der Leyen che trattava personalmente con sms, poi fatti sparire, partite multimiliardarie con il ceo di Pfizer e per questo è stata già condannata per scarsa trasparenza. Gli Usa scelgono con Kennedy di riconoscere la bontà di una battaglia che è stata planetaria. Ora sarà più difficile descriverla e descriverci come un branco di pazzoidi. Io non mi sono vaccinato per un atto di resistenza politica, in tv mi sono preso insulti e profezie di morte certa, non perché sono un matto antiscientista ma perché quello che stavano facendo era un precedente gravissimo che non potevo subire tacendo.
Non sono mai stato un “no vax cospirazionista”, ero solo uno di tanti milioni di cittadini preoccupati e coscienziosi. Ora Robert Kennedy jr ministro della Sanità americana è il più bel riconoscimento politico possibile a quella che non è stata follia complottista, ma una battaglia di libertà. Mettere un argine allo strapotere di Big Pharma è un atto utile per tutto il pianeta, ricordando anche che con le prescrizioni facili di ossicodone e fentanyl (con il ruolo cruciale degli informatori farmaceutici) hanno provocato centinaia di migliaia di morti negli Stati Uniti solo per generare profitti miliardari.
Ora quei meccanismi distorti che vedono la farmaceutica in mano a logiche di pura produzione di denaro connessa al lasciapassare della politica, hanno in Kennedy un consapevole nemico. È un bene per tutti e non credete a una sola riga degli articoli insultanti che leggerete oggi sulla stampa italiana. La vittoria di Trump si conferma sconvolgente e ci dice che la resistenza non è mai inutile. Prego solo che non gli facciano fare la fine che tocco al papà di Robert Kennedy jr e a suo zio.