L'assassinio del generale Igor Kirillov
di Francesco Dall'Aglio - 18/12/2024
Fonte: Francesco Dall'Aglio
L'attentato a Mosca nel quale è morto il generale Igor Kirillov (foto), capo delle forze di difesa NBC russe, ci riporta velocemente a uno dei fronti della terza guerra mondiale dal quale ci eravamo ultimamente un po' staccati per seguirne altri. Al di là della modalità davvero postmoderna (un monopattino elettrico con le parti interne riempite di esplosivo al plastico), l'attentato nel quale è morto anche il suo assistente personale, il maggiore Ilya Polikarpov, va nella direzione solita, ovvero massimizzare l'impatto mediatico colpendo un bersaglio di alto profilo e, se possibile, forzare la Russia a misure di rappresaglia che ricordino alla distratta opinione pubblica occidentale il "pericolo russo" e la convincano a mandare altri aiuti. Anche la gestione dell'evento sui canali ucraini, e per estensione occidentali, segue lo schema solito: dopo una mezza giornata di entusiasmo e di orgogliosa rivendicazione, una qualche figura di vertice (oggi è toccato a Podolyak) smentisce categoricamente ogni responsabilità e tra qualche mese, distrattamente, qualche altra figura di vertice (di solito Budanov) la ammetterà, quando ormai tutti se ne saranno dimenticati.
I nostri media, ovviamente, non avevano la minima idea di che lavoro facesse Kirillov, e sì che dovremmo ricordarcelo, visto che era il responsabile della missione russa che portò soccorsi e attrezzature mediche in Italia al tempo della prima emergenza covid: secondo il Corriere della Sera, ad esempio (link 1), il suo lavoro era "spaventare i russi" perché il suo incarico ufficiale, "capo della Difesa nucleare, radiologica, chimica e biologica, appare una scatola vuota, visto che la politica «atomica» viene gestita dal Consiglio di sicurezza e quindi direttamente dal Cremlino". Un giro di parole piuttosto lungo da parte del giornalista per comunicare che non sa cosa sia la "difesa nucleare, radiologica, chimica e biologica", che evidentemente confonde con chi i missili nucleari si occupa di lanciarli.
Medvedev (che è pur sempre il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa) ha giurato vendetta, e che i responsabili, da lui identificati con i vertici ucraini, saranno puniti. La cosa è piuttosto improbabile, nel senso che di certo non si metteranno a lanciare missili in giro né a piazzare monopattini esplosivi al centro di Kiev, ma di sicuro è un altro passo da parte ucraina in direzione del sabotaggio di qualsiasi ipotesi negoziale, ora che si parla di tregue di Natale (ma quale Natale, poi? In quale data, quella che si festeggia a Kiev o a Mosca?), di congelamenti del fronte e di altre simili improbabili situazioni alle quali la Russia potrebbe essere interessata in linea di principio, ma certo non alle condizioni proposte da USA ed Europa - segnatamente la presenza di truppe europee, ovvero NATO, sulla linea del cessate il fuoco.
Di azioni del genere, ad ogni modo, ne vedremo ancora, e forse più gravi e di ancor più grande rilevanza mediatica finché o Trump non si insedierà ufficialmente o il fianco sud del fronte del Donbas non collasserà definitivamente, quale delle due cose si verificherà per prima. C'è ancora un po' di tempo prima del crollo definitivo, tempo che si potrà utilmente impiegare parlando, magari, dei nordcoreani e delle loro perdite apocalittiche, facendo finta che non stia succedendo niente e che un altro paio di monopattini esplosivi ribalteranno la situazione.
Link 1: https://www.corriere.it/esteri/24_dicembre_17/topi-kamikaze-e-virus-ucciso-igor-kirillov-il-generale-della-propaganda-che-demonizza-gli-ucraini-b1eb1e9e-c962-446d-934e-cda84b33dxlk.shtml