“L’ultima trincea della democrazia liberale”
di Paolo Borgognone - 06/03/2025
Fonte: Paolo Borgognone
Quando Calenda dice che la UE è “l’ultima trincea della democrazia liberale”, ha perfettamente ragione. L’avversario qualifica se stesso per ciò che è, dà una definizione corretta di sé. Infatti la UE è una plutocrazia, la cui sovrastruttura culturale è, come dice Calenda, il liberalismo. La stessa definizione “democrazia liberale” è una crasi irricevibile perché democrazia e liberalismo non sono sinonimi ma termini che stanno tra loro in antitesi. Spetta a tutti coloro i quali, da posizioni sovraniste e identitarie, e da populisti, si oppongono a questo sistema di potere e valori liberali, SMANTELLARE PEZZO PER PEZZO codesta trincea. Ora che il liberalismo sta arretrando o comunque è in fase di profonda recessione politica anche in USA, possiamo liberarcene anche qui. E dare a noi e alle prossime generazioni, se vi saranno, un presente e un futuro fatti di valori diametralmente opposti a quelli liberali. Ossia valori di Patria, Onore, Libertà, Lealtà, Amicizia, Cooperazione. E riscoprire una politica basata sull’identità tradizionale e non sull’identità pubblicitaria. Anche in alcuni Paesi UE il liberalismo sta segnando il passo: Ungheria, Austria, Slovacchia, Romania. Altri se ne aggiungeranno. La trincea non rimarrà a lungo dov’è. Molto dipende anche da noi: possiamo e dobbiamo liberarci da ogni residuo, tanto o poco che sia, di liberalismo interiore. E iniziare, da noi e per noi, a riscoprire e praticare i valori e i comportamenti tipici di una comunità organica e non di una mera somma di individui.