La bufala della variante Delta
di Adolfo Spezzaferro - 14/07/2021
Fonte: Il Primato Nazionale
Si fa un gran parlare del pericolo variante Delta, con i giornaloni che amplificano come da copione l’allarmismo dei soliti esperti filogovernativi: è una bufala. Vediamo perché. L’ex variante indiana, che spopola nel Regno Unito, dove – sia chiaro – ciononostante dal 19 luglio riaprirà tutto e sarà tolto finanche l’obbligo della mascherina al chiuso, sta prendendo piede in Italia. Virologi, immunologi, epidemiologici fanno a gara a calcolare entro quanto tempo sarà dominante, producendosi in ferali pronostici su quanti contagi al giorno avremo a fine estate.
Allarme variante Delta: un pietoso spettacolo già visto
E’ un pietoso spettacolo già visto. L’estate scorsa erano gli assembramenti nelle discoteche, quest’anno i festeggiamenti per la Nazionale. L’anno scorso era la variante Alfa del coronavirus – the original – ora siamo appresso al resto dell’alfabeto greco. Di questo passo, per Natale saremo intorno alla variante Lambda. Tutta colpa di questo virus, che muta, come una volgarissima influenza. Anzi – in tanti spiegano, in un sublime cortocircuito per i pro vax più estremisti – proprio il vaccino, proprio come per i ceppi influenzali, produce le varianti. Da cui nuovi vaccini e nuovi ceppi, ad libitum.
L’escamotage del governo per far vaccinare tutti
Il concetto di virus che diventa una banalissima influenza è pacifico, conclamato. Ma – attenzione – allora perché questo allarme generale per la pericolosissima variante Delta, contagiosissima, insidiosissima per i giovani che si assembrano sconsideratamente? Presto detto: è l’escamotage del governo per far vaccinare tutti anche se non c’è l’obbligo del vaccino. E’ lo stesso discorso del green pass, con il sottosegretario alla Salute Sileri che afferma candidamente: “Mettiamo l’obbligo del certificato per le discoteche così tutti i giovani correranno a vaccinarsi”. Infatti, che cosa dicono tutti gli espertoni in merito alla variante Delta? Affermano tutti in coro che – ca va sans dire – si batte con la doppia vaccinazione. Ecco dove vogliono andare a parare: il vaccino è la soluzione per tutto.
Modello francese e obbligo indiretto a vaccinarsi
Al contempo – sempre nel rispetto della Costituzione, non sia mai – poiché appunto il vaccino non può essere obbligatorio, il governo fa in modo che i cittadini siano costretti a vaccinarsi. Obbligo indiretto, si chiama. In questa direzione va l’ipotesi allo studio di un modello di restrizioni alla francese – dove senza green pass non fai praticamente nulla. Verrà il giorno, dunque, in cui, come afferma senza alcuna esitazione il portavoce del Cts Brusaferro, chi non sarà vaccinato o in possesso del green pass non avrà libertà.
I giornalisti più realisti del re (Speranza)
A tal proposito segnalo il mio esempio opposto di giornalista: Massimo Giannini. Il direttore della Stampa infatti, ospite a In Onda su La7, è riuscito ad essere più realista del re (Speranza). “Non è che si limitano le libertà dei cittadini ma semplicemente se ne danno di più a chi è vaccinato o ha il green pass“, dice. Per poi sbottare in un definitivo: “E comunque in Italia 12 vaccini sono già obbligatori, per cui non capisco perché adesso contro la più grave minaccia del secolo dobbiamo aver paura di introdurre qualche obbligo anche su questo vaccino“.
Variante Delta, una bufala bella e buona
La “più grave minaccia del secolo” è ovviamente la variante Delta. E questa è una bufala bella e buona. Vediamo perché. In Italia il numero di morti per Covid continua a calare (15 al giorno su media settimanale) ormai da 100 giorni. Il numero di ricoverati in terapia intensiva al momento è di 170, altro dato in calo costante da tre mesi. Il numero di ricoverati con sintomi è sceso a 1.185 dai circa 29mila di inizio aprile. Questi numeri sono importanti perché ora tutti parlano dell’aumento di contagi (di variante Delta). Ma – attenzione – mentre in passato dopo un picco di nuovi casi seguiva un aumento di ricoveri e purtroppo anche di decessi, ora non è così. Lo mostrano i dati del Regno Unito, di Israele e soprattutto dell’India, “casa” della variante Delta.
I numeri dell’India, “casa” della variante
Qui dopo il picco mostruoso di 400mila nuovi contagi al giorno registrato l’8 maggio scorso, oggi la curva è assestata sui 40mila giornalieri. Numeri altissimi, certo. Meno alti se pensiamo a quanti sono gli indiani (1 miliardo e 390 milioni). Ma soprattutto – è questo il punto – il numero dei decessi in India è sceso costantemente, da 4mila a una media di 800 al giorno. E qui va detto che soltanto uno speranziano con l’apertura mentale di un grillino può pensare che questo calo sia merito della campagna di vaccinazione…
Dunque, la variante Delta non aumenta i ricoveri né i decessi, ma è molto pericolosa (bufala) e per questo bisogna vaccinarsi: lo assicurano gli esperti e il governo. Traete voi le conclusioni.