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La corda si è spezzata

di Fabio Falchi - 24/02/2022

La corda si è spezzata

Fonte: Fabio Falchi

La corda si è spezzata. Il motivo lo si può spiegare con poche parole:
"Se la Russia non vuole la NATO, avrà più NATO".
Eppure i russi erano stati chiari: "se la NATO supererà la linea rossa, agiremo di conseguenza". E in queste ultime settimane la NATO, di fatto l'America, ha superato la linea rossa, sfidando e provocando  la Russia alle porte di Mosca, perché la ragione principale  di questo conflitto è la volontà di prepotenza dell'America, che ha violato i più elementari principi della geopolitica. Bastava garantire alla Russia che né l'Ucraina né la Georgia sarebbero entrate della NATO, per gettare acqua sul fuoco, invece l'America e i suoi vassalli europei hanno agito in senso opposto.
Quindi adesso la parola è passata alle armi.
Del resto, gli accordi di Minsk erano "lettera morta", dato che Kiev, non ha mai avuto alcuna intenzione di concedere l'autonomia alle province del Donbass.
Comunque sia, è difficile credere che lo scopo della Russia sia l'occupazione di un Paese di 45 milioni di abitanti, anche  nel caso che  le forze armate ucraine dovessero opporre scarsa resistenza. Lo scopo della Russia, difatti, è la "neutralizzazione" politica e militare dell'Ucraina ossia quel che avrebbero dovuto fare l'America e l'UE se avessero voluto davvero evitare la guerra.
Impossibile comunque adesso fare previsioni. Ma se la guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi, allora è necessario ragionare con mente fredda e lucida, senza dimenticare le parole del grande segretario fiorentino Niccolò Machiavelli: "dove si dilibera al tutto della salute della patria, non vi debbe cadere alcuna considerazione né di giusto né di ingiusto, né di piatoso né di crudele, né di laudabile né di ignominioso; anzi, posposto ogni altri rispetto, seguire al tutto quel partito che le salvi la vita e mantenghile la libertà" (Discorsi, III, 41).  
Certo, la guerra è terribile per tutti, per i militari che la combattono e per i civili che la subiscono.  E il costo di questa guerra lo pagheranno anche gli europei. Non si doveva arrivare a questo punto e si poteva non arrivare a questo punto. Ma si è scherzato con il fuoco e ora l'incendio è scoppiato.