La democrazia in UE è morta.
di Andrea Guglieri - 10/03/2025
Fonte: Andrea Guglieri
L'ufficio elettorale della Romania ha vietato la ricandidatura del "trumpiano" Georgescu rimandando alla sentenza della corte costituzionale che aveva annullato le elezioni presidenziali del novembre 2024 in cui Georgescu era arrivato primo, sarebbe andato al ballottaggio.
L'ufficio elettorale ha deciso esorbitando dalle sue funzioni, perché deve solo giudicare la rispondenza ai requisiti della presentazione di liste e candidati.
Tanto è vero che dichiara inutile procedere alla verifica dei requisiti, stante la sentenza costituzionale. Nel merito, accenna solo a una generica non conformità ai principi democratici e costituzionali.
A sua volta, la corte costituzionale aveva annullato le elezioni solo recependo un carente e contraddittorio report dell'intelligence rumena che parlava di profili tiktok che non rispettavano la legge riguardo l'indicazione di pubblicità elettorale e che venivano - senza prove - ricondotti a Georgescu. Nel giro di pochi giorni, un'inchiesta giornalistica rumena scopriva, portando le prove, che quegli account tiktok erano riconducibili al partito liberale di governo.
I membri dell'ufficio elettorale sono 15. 10 nominati dal parlamento in rappresentanza dei partiti e 5 giudici estratti a sorte.
Fonti giornalistiche sostengono che il voto è stato preso con una maggioranza di 10 e 5 astenuti.
E' un colpo di stato in corso senza dubbio.
Le istituzioni europee e la quasi totalità dei governi aderenti appoggiano il colpo di stato.
A Bucarest è in corso la repressione armata delle proteste.
La democrazia in UE è morta.