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La fase due

di Pierluigi Fagan - 31/03/2022

La fase due

Fonte: Pierluigi Fagan

(Intrattenimento) Al di là delle questioni militari sul campo, da qualche giorno è iniziata la fase 2 del conflitto. Lo si vede dallo spazio che i giornali riservato alle notizie. La fase 2 è meno appassionante della fase 1 dove il tumulto delle emozioni è la materia prima per condurre il conflitto d’opinione e fini politici e geopolitici. La fase 2, per altro, coincide con forse un po’ di stanchezza da parte degli ucraini e quindi quando l’eroe langue, l’attenzione si abbassa. Potremo a breve tornare a relegare le questioni geopolitiche e di relazioni internazionali allo spazio che si meritano, quindi ben inferiori al conflitto Will Smith – Chris Rock, roba forte. Ecco s’avanza la pornostar di provincia fatta a pezzi e congelata, piuttosto che la preside che fa sesso con l’alunno. Se l’Iskander è metafora dell’erezione perché non occuparsi di erezioni più nello specifico? Intanto torna alla ribalta Conte ed i conti sugli armamenti e finalmente i commentatori di politica interna possono lasciare i bunker in cui erano stati relegati dai bombardamenti dei barbari geopolitici.
I russi annunciano di ritirarsi ma poi -essendo infidi- si scopre che sparano missili come dannati. Meno male che secondo le intelligence occidentali ne avevano poche decine. Si fanno passi avanti nei negoziati salvo relegare ad esempio la questione della Crimea non ad una conferenza generica, ma ad una conferenza che non deve durare -meno- di quindici anni, un comodato d’uso praticamente. Tuttavia, Biden si è molto allarmato. Il giorno prima ha annunciato in mondovisione che con Putin non si parla e che la guerra durerà anni e poi gli ucraini parlano indirettamente con Putin per chiuderla qui, il prima possibile che presto diventerà “il prima possibile a qualsiasi condizione”. Ma allora Biden che ci fa con tutti quei miliardi che s’è fatto dare dal Congresso? E quel Scholz che dice che se finisce la guerra c’è da togliere qualche sanzione? Allora ecco la telefonata allarmata “fidarsi è male, non fidarsi è meglio” secondo quanto detto dagli uffici stampa, ma sicuramente il tema e tono del colloquio è stato un altro. Intanto nei sondaggi americani ha perso un altro punto ed ora è solo a -3 dal minimo di gradimento storico registrato da Trump. Trump invita Putin a rivelare a tutti quello che sa su gli impicci del figlio di Biden mentre ieri, portavoce della Casa Bianca non ha escluso colloqui diretti Biden-Putin alla fine del conflitto. Anche io faccio spesso due chiacchiere col mio macellaio. L’ONU è sempre più allarmato dalla crisi alimentare, la Cina, a nome del resto del mondo, per la distruzione della globalizzazione e l’impazzimento dei prezzi di energia e materie prime. Shoigu, in momentanea vacanza dal gulag siberiano in cui l’aveva confinato lo zar di tutte le Russie, dice che almeno due terzi delle forze militari non umane ucraine è stato distrutto, mentre i neo-kantiani di Mariupol aspettano preoccupati l’arrivo dei neo-idealisti ceceni per un acceso confronto su fenomeno e noumeno. Abramovich è stato avvelenato di qualcosa che però lo fa stare bello pimpante. Zacharova avverte che delle questioni territoriali si parlerà allo stato delle cose che si registrerà quando si deciderà che è il conflitto è finito davvero e che quindi il problema non è più solo Crimea e Donbass. I russi fanno sapere che da oggi venderanno qualsiasi materia prima, non solo il gas, solo in rubli. Il rublo candidato a carta straccia secondo i più acuti analisti è tornato a quotazione vs euro del giorno prima iniziasse la guerra. Insomma, poiché chi la dura la vince, meglio prepararsi a spostare l’attenzione affinché quando qualcuno la vincerà saranno in pochi e trarne le debite conclusioni.  Peccato a CartaBianca Orsini e Parsi fossero non in presenza altrimenti ci saremmo potuti gustare un altro schiaffo tipo Smith-Rock, segue dibattito tra realisti e liberali-idealisti. Intanto infuria il dibattito sul significato della lettera Z che dopo Zorro e l’Orgia del potere potrebbe aprirci a nuovi concetti.  
Buona giornata.