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La grande parodia

di Martino Mora - 03/09/2024

La grande parodia

Fonte: Martino Mora

Il nostro regime plutocratico, la nostra plutocrazia mondialista e demagogica è il frutto compiuto di ciò che un tempo si definiva  il “materialismo borghese”. Cioè di quel regno del denaro, del mercato, della tecno-scienza, del consumo e del capitale che equivale al regno della quantità.
Strettamente legato all’affermazione dell’ideologia individualistico-egualitaria, il dominio della quantità si realizza attraverso l’opera  della ragione strumentale, cioè della ragione ridotta a calcolo.
E’ proprio la ragione calcolante a fondare l’antropologia individualista. Inseparabile dall’ascesa dell’economia mercantile e monetaria (Simmel), nonché da quella dello Stato nazionale moderno etno-livellante, essa è il motore della Sovversione.  
Cioè di quel grande processo plurisecolare, la Sovversione, che spinge in alto ciò che sta in basso, e in basso ciò che per natura sta in alto.
La plutocrazia, il potere della ricchezza in quanto tale, scevra da qualsiasi altro principio qualitativo, è il potere assoluto, senza auctoritas, della quantità pura.
Ma laddove essa trionfa, trionfa con lei il competo oscuramento spirituale dell’umanità occidentale.
I tempi quindi sono ormai maturi non solo per il rifiuto radicale, a partire dallo stesso clero, per l’autentica cristiana religiosità, ma per l’ascesa di una religiosità parodistica, malata, grottesca, di cui l’ecumenismo folle, la Pachamama e affini sono l’espressione nella Chiesa modernista (ex) cattolica. E un paganesimo luciferiano, “queer” e blasfemo(vedi Olimpiadi parigine) fuori di essa.
La diffusione dell’opulenza materiale di massa è stata la condizione per lo svuotamento plutocratico della democrazia, ma anche  per la crescita, a partire dagli Usa, di un nuovo misticismo deviato, completamente falso, come lo è il  codice politicamente corretto sul piano etico e giuridico.
La diffusione, a partire dagli anni Sessanta-Settanta, delle droghe, della libera pornografia, dell'aborto di massa, del disprezzo della famiglia, del tribalismo rockettaro (e ora peggio, trappettaro) di massa, dell’omoerotismo, dell’etnomasochismo e del disprezzo di ogni identità collettiva corrisponde alla notte buia del mondo.
Al potere sovvertito della plutocrazia corrisponde la morale sovvertita del dirittismo politicamente corretto, e infine una forma di religiosità completamente folle e ingannatrice.  Solo così il nichilismo giunge al suo fondo e  rivela la sua essenza preternaturale.
E’ la grande parodia. La deformazione scimmiesca del vero, del bello e del bene.