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La 'gravidanza solidale' è barbarie

di Mario Monaco - 20/04/2021

La 'gravidanza solidale' è barbarie

Fonte: Mario Monaco

Ho letto con molta attenzione le diciassette pagine del disegno di legge sulla cosiddetta "gravidanza solidale" presentato, tra gli altri, da Nicola Fratoianni, e che, nelle intenzioni dei presentatori, dovrebbe colmare un vuoto legislativo consentendo alle coppie o singoli che non possono farlo, di avere il diritto di procreare per interposta persona, nella sostanza. L'impressione generale che si ricava da documenti del genere è che, al di là del grande pudore linguistico profuso a piene mani e tipico dell'attuale progressismo d'ufficio della ideologia contemporanea del risarcimento, che segna lo Spirito dei nostri Tempi, gli aspetti concreti, materiali, delle questioni rimangano sul tappeto, e facciano resistenza nonostante la pulizia, anzi, polizia linguistica esercitata, a partire da un punto dirimente: perché una donna dovrebbe mettere il proprio corpo a disposizione del desiderio altrui di avere un figlio? Perché dovrebbe soffrire, gioire, macerarsi nella sofferenza del parto, portare in grembo un essere umano per nove mesi, e poi darlo ad un altro/a, per un mero desiderio di solidarietà? Mi pare una palese assurdità, ci potrà essere pure un caso su un milione, ma in genere non mi pare una condizione psicofisica ipotizzabile, la verità è che questo progetto legislativo è una legalizzazione dell'utero in affitto, e il continuo richiamo ai casi esteri normati non vale come legittimazione, mi sembra chiaro che tutto si gioca sul "rimborso spese" previsto, sia sul versante delle spese mediche sostenute, sia su quello del reddito perso nel periodo della maternità in affitto, e dell'impegno psicofisico profuso nei nove mesi. In sintesi, si "paga" una donna per avere un figlio, il dato è questo, poi possiamo usare tutte le cautele linguistiche e politiche del caso, ma la sostanza è questa, non basta saccheggiare l'inesauribile serbatoio dell'eufemismo linguistico tipico del mondo anglosassone per occultare la verità, e mi meraviglia che persone che dovrebbero essere avvertite culturalmente non si rendano conto di fare da utili idioti di oscene pratiche commerciali mutuate dalle patrie del capitalismo che mercifica ogni cosa.