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La libertà stessa è in pericolo, non solo la democrazia

di Vincenzo Costa - 11/03/2025

La libertà stessa è in pericolo, non solo la democrazia

Fonte: Vincenzo Costa

In pochissimo tempo abbiamo visto, tra tante altre cose
1) l'annullamento delle elezioni in Romania, che non erano state contestate dal candidato europeista che le aveva perso, il quale ha considerato anzi quell'annullamento un colpo al cuore della democrazia.
Il fatto che il candidato non piaccia a qualcuno di noi non può essere motivo per annullare elezioni democratiche.
Ora gli viene addirittura impedito di partecipare, per impedire che il popolo rumeno si esprima.
Per farlo si usa la magistratura, ledendo il principio della separazione dei poteri, minando la credibilità degli stessi principi liberali.
La separazione tra poteri e' oramai una favola cui nessuno più crede perché l'uso politico della magistratura la ha privata di credibilità.
2) La Picierno chiede e ottiene che un giornalista non possa parlare perché puntiniano. Il pluralismo cessa di essere un valore, si invita a volte qualcuno solo per mantenere un simulacro di pluralismo, che è ben altra cosa.
Questa persecuzione si moltiplica. Chiunque dissente diventa, d'ufficio, puntiniano, viene escluso da tutto ciò che è nelle mani dei progressisti per la guerra.
Già ora tutta la stampa e i media sono nelle mani di un sistema totalitario, le manifestazioni per la guerra e le adunate vengono promosse dai giornali che fanno capo a grandi gruppi industriali e finanziari, e ci possono scrivere solo progressisti per il capitale.
Tra poco neanche potremo pubblicare un post su fb, forse rischieremo il lavoro.
I progressisti non sentono alcuna censura. E certo, neanche i nazisti sentivano una privazione di libertà durante il regime nazista.
3) il parlamento europeo, già inconsistente, viene privato di ogni funzione. La baronessa pretende che il suo piano da 800 miliardi di euro non venga sottoposto al voto parlamentare.
Per motivi di urgenza dice. Ma quel piano, per essere implementato, richiede anni e anni. Davvero qualche settimana di dibattito parlamentare avrebbe ritardato in maniera gravissima le misure?
A sostenere ciò sono poi persone che da noi urlano al fascismo per la riforma sul premierato, che depontezierebbe l'istituto parlamentare. Di fatto molti hanno abolito anche il principio di non contraddizione.
Non è solo la democrazia ad essere minacciata: è la libertà stessa, di tutti noi.
La minaccia reale è qui, il nemico reale è questo.
La libertà la stiamo perdendo.