La natura è reazionaria?
di Giannozzo Pucci - 25/07/2021
Fonte: Giannozzo Pucci
Ogni legge oggettiva della natura che possa rappresentare un ostacolo all'ambiente artificiale, concepito come benessere/diritto individuale, è marchiato di reazionario.
Ma l’ideologia della modernità è malata di pensiero reazionario, in particolare di reazione col passato, che al massimo è museificato e trasformato in oggetto di consumo a pagamento.
Una società che non percepisce come proprio il suo passato, è una società senza fiducia nelle sue origini e nella loro continua novità, perciò non ha futuro e viene occupata da ideologie suicide, come quelle praticate dalle grandi imprese del petrolio, del nucleare o della chimica che quando sanno che la crescita dei loro profitti coincide direttamente col degrado della biosfera e la morte di quantità incalcolabili di forme di vita ed esseri umani, continuano come macchine senza testa a distruggere presente e futuro.
Il pensiero reazionario è dipendente da ciò contro cui reagisce. Come nella guerra avvengono trasferimenti ideologici e tecnici fra nemici, così l’ideologia di guerra contro la borghesia assume connotati del nemico che spiegano anche perché l’ultima versione del comunismo cinese sia diventata il paradiso terrestre del capitalismo borghese.
Dopo le guerre napoleoniche, Carl von Clausewitz, il generale prussiano il cui trattato sulla guerra è studiato in tutti gli eserciti, ha scritto “la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi”: si tratta della politica moderna degli interessi contrapposti e della rottura dei ponti con le tradizioni del bene comune.
Le generazioni degli ultimi due secoli non sono state educate a conoscere la presenza dell’anima comune e dei beni di tutti gli esseri umani: l’ambiente è stato occupato dalla politica come guerra e dalla guerra come politica, in cui i partiti sono burocraticamente e piramidalmente organizzati come eserciti. L’immagine che rappresenta questo panorama è quella del racconto di Italo Calvino Il Visconte Dimezzato, dove le due metà del visconte, la destra e la sinistra, duellano continuamente fra loro ma non riescono mai a colpire la metà nemica, chi fa le spese dei loro fendenti a vuoto sono le piante e la terra circostante.