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La perfida Albione

di Francesco Petrone - 28/04/2025

La perfida Albione

Fonte: Francesco Petrone

Gli inglesi sono esperti nella gestione della politica di tipo imperiale del “divide et impera” e sono anche i nemici storici della Russia dal tempo degli Zar, il grande impero rivale. Però mentre quello russo era un vero spirito imperiale, quello britannico era solo un impero coloniale, di tipo talassocratico basato su realtà unicamente commerciali come la Compagnia delle Indie. Lo si poteva vedere dalle due  guerre nel XIX secolo in Afghanistan, ambedue fatte unicamente per cercare di contenere la Russia, cosa che avvenne anche con la guerra di Crimea. Giunse a tal punto la tensione, tra Londra e San Pietroburgo, che lo Zar si vide costretto a vendere l’Alaska, possedimento russo, agli USA, solo per non avere dei confini in comune con gli inglesi che all'epoca erano in Canada e da lì avrebbero potuto facilmente attaccare il territorio russo. Attualmente, Londra, sembra proprio che stia  preparando un piano destabilizzante per fomentare un perenne stato di tensione ai confini della Russia e rendere instabile tutta la parte orientale del continente europeo. Occorre tornare indietro per chiarire cosa forse si sta preparando alle nostre spalle se non apriamo bene gli occhi. Nel secondo dopoguerra, quando Londra comprese che avrebbe dovuto abbandonare l'India e che questa, avrebbe potuto col tempo diventare una grande potenza asiatica a causa della sua demografia, fomento' la secessione. l'India era da sempre uno stato multiculturale e multireligioso e la sua popolazione era abituata a convivere da molti secoli con questa realtà. Londra iniziò a finanziare movimenti islamisti e fondamentalisti separatisti per creare discordia tra indiani, tutto per mettere i bastoni fra le ruote a Gandhi e incoraggiare la secessione per dividere il sub continente indiano in più entità. A tal proposito nel 2017 uscì un film di produzione britannica, interessante e molto onesto, girato da una regista anglo indiana Gurinder Chadha. Da questa operazione anche di intelligence nacque il Pakistan che ha ancora solo la funzione di cane da guardia dell' India. Anzi all’epoca i Pakistan erano due, occidentale ed orientale, però in seguito la partenorientale del Pakistan, dopo una guerra civile, divenne l’attuale Bangladesh. A causa di questa iniziativa della corona, l'India vive perennemente in stato di tensione con l’eterna minaccia di guerra ai confini. Ne abbiamo conferma anche con le provocazioni avvenute in questo periodo dove strani agenti giocano e si divertono a creare scontri armati all'interno di due importanti Paesi del BRICS, con irritazione di Cina e Russia e forse anche di Trump che in questo momento ha altri progetti. Non solo ma il Pakistan è diventato in seguito anche potenza nucleare e indirettamente l’Occidente, possiamo ben dire, ha contribuito politicamente alla realizzazione della prima bomba islamica. Quando è caduto il comunismo in Russia e venne meno l’alleanza militare del Patto di Varsavia, sempre Londra, anche se, questa volta, con l'ausilio della Casa Bianca, con la Cia e il Pentagono, ha fomentato e finanziato i nazionalisti ucraini, compresi i folkloristici neonazisti a scopo puramente strumentale come sono stati utilizzati gli islamisti in Pakistan e ha trasformato l'Ucraina in un secondo Pakistan. Una realtà che in certe menti, dovrebbe esistere solo in funzione antirussa per impedire una completa distensione in special modo con gli europei e per minare la realtà geopolitica tedesca che del continente era il motore economico. Sfruttando il cuneo polacco, il risentimento dei baltici e alimentando paure negli scandinavi, Londra è riuscita a creare un blocco geopolitico che unito agli Ucraini può essere un problema per Mosca, quanto basta per mantenere nella zona una certa tensione al calor bianco. Molti temono che con la scusa della sicurezza Ucraina si ripeta il copione pakistano alla lettera permettendo un domani la costruzione dell’atomica di Kiev e facendo preoccupare veramente Mosca. Pakistan e Ucraina, due Stati fittizi, due antagonismi inventati, due realtà destabilizzatrici, Del resto anche Israele forse avrebbe dovuto essere un’altra zeppa nel prospero Medio Oriente, area emergente dopo la colonizzazione Britannica, in questo caso Londra ha agito con maggiore incertezze in confronto alla determinazione di Washington che con la crisi di Suez nel 1956 ha soffiato l’egemonia agli inglesi. Infatti lo Stato di Israele è sempre una realtà geopolitica inventata ed è collocato in una zona strategica e come è avvenuto col Pakistan gli è stato permesso di diventare potenza nucleare. Anche a ridosso dell'Italia, uscita vittoriosa dal primo conflitto mondiale, si creò la Jugoslavia a spese anche di zone storicamente italiane, tanto che con D’Annunzio ci fu l’impresa rivoluzionaria fiumana. Era appena terminato il primo conflitto mondiale e già Londra fomentava la Grecia incoraggiando l'espansionismo di Atene in Asia Minore, approfittando della fine dell'impero Ottomano. l'Italia di Giolitti aveva compreso che con la Grecia gli inglesi avrebbero messo  grossa scarpa nel Mediterraneo e prese ad armare i guerriglieri di Kemal che formarono la Turchia moderna, ma dovette subire la Jugoslavia che aveva in un primo tempo una funzione di contenimento dell’Italia e nel secondo dopoguerra di contenimento dell’URSS nel Mediterraneo. Sparita l’unione Sovietica, lo Stato Jugoslavo non aveva più ragion d’essere. Anzi, come leader dei Paesi non allineati era solo di disturbo come la Svezia di Olaf Palme. Oggi se le cancellerie europee non aprono gli occhi, invece di fare i balocchi coi kit di sopravvivenza si ritroveranno con un perenne conflitto al suo interno, nella parte orientale, mentre a Londra manovra di coloro che da sempre desiderano contenere sia i tedeschi che i russi ed anche gli Europei in generale.