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La questione esistenziale del conflitto in atto

di Cristiano Galli - 03/08/2023

La questione esistenziale del conflitto in atto

Fonte: Cristiano Galli

Suggerisco a tutti di andare a vedere il film "Oppenheimer".
A parte l'ottima fattura del film e la bravura degli attori del cast stellare, potrebbe aiutare le persone a NON sottostimare più i pericoli del nucleare.
Come dice Oppenheimer ad Einstein nella scena finale del film, uno dei rischi valutati prima del primo esperimento nucleare fu quello di poter innescare una reazione a catena tale da non poter essere controllata e che quindi avrebbe potuto diffondersi all'intera atmosfera terrestre e distruggere la specie umana. Calcolarono i rischi di un tale evento ... prossimi allo zero.
Nella scena finale del film Oppeneimer dice a Einstein che questa reazione a catena incontrollabile potrebbe comunque verificarsi dal punto di vista sociale e non solo fisico.
Sembra un concetto semplice, ma di profondità estrema.
Gli scienziati furono in grado di studiare e controllare la reazione a catena che porta all'esplosione nucleare dal punto di vista meramente "fisico" e nell'immediatezza dell'evento in sé,  ma non potevano controllarne gli effetti nel lungo termine nella sfera delle dinamiche sociali e delle relazioni fra Stati.
Oggi ESISTONO, questo è un fatto inconfutabile, un numero di testate nucleari in grado di annientare la vita umana sulla terra più e più volte.
Queste armi ESISTONO, quindi chiunque sottostimi i catastrofici potenziali effetti di un loro effettivo impiego può solamente essere ignorante, stupido o in mala fede.
Abbiamo spinto la Russia ad imbarcarsi in un conflitto armato per valori esistenziali e chiunque abbia masticato un briciolo di "dottrina nucleare" sa che le armi nucleari si usano solamente per ragioni esistenziali.
La discussione razionale da fare sarebbe quindi sul livello di esistenzialità delle ragioni in campo.
In primo luogo è importante comprendere che le ragioni esistenziali NON sono fattori oggettivi, ma soggettivi. Nessuno può imporre ad altri quali siano le LORO ragioni esistenziali. È una scelta individuale, personale e soggettiva. Io posso ritenere che per una determinata situazione valga la pena di rischiare di morire, qualcun altro può pensare che io sia un pazzo, ma se io penso che per quella situazione valga la pena di morire mi comporterò in modo da spingermi in un confine che chi non ha la mia medesima percezione non varcherà mai.
Questo vale anche per gli Stati. Se la Russia considera una cosa come "esistenziale", nessun esterno si può permettere di dire "che cazzo dici".
Assodato questo, la Russia sta combattendo in Ucraina, per ragioni esistenziali.
L'Ucraina sta combattendo per ragioni esistenziali.
In questo scontro per ragioni esistenziali la Russia ha molti vantaggi sul campo e le probabilità che riesca ad avere la meglio sono molto alte.
Veniamo a noi Occidentali. Gli US NON stanno combattendo per ragioni esistenziali. Stanno perorando legittimi interessi da super Potenza mondiale, ma nessuna ragione esistenziale è in campo.
L'Europa NON avrebbe ragioni esistenziali, a meno che non si faccia veramente infinocchiare dalla propaganda che gli US stanno spargendo per le proprie ragioni NON esistenziali. La narrativa "se non li fermiamo ora invaderanno il Portogallo" è funzionale agli interessi NON esistenziali degli US, ma potrebbe diventare esistenziale per l'Europa ove cominciasse a crederci veramente.
In Europa i più sensibili a questa narrativa sono gli Stati Baltici e dell'ex Patto di Varsavia.
In soldoni, facciamo un pochino di sintesi cinica e realista.
I fattori da prendere in considerazione sono due:
1) esistenzialità dei fattori in gioco
2) capacità nucleari
La Russia ha entrambi i fattori.
Gli US hanno il nucleare, ma non i fattori esistenziali.
L'Europa potrebbe avere fattori esistenziali, ma non ha il nucleare. Anzi, diciamo che non ha un nucleare proprio, a parte la Francia, ma potrebbe avere il nucleare della NATO.
Su questo ultimo elemento si gioca la pericolosa partita del nucleare.
Gli US spingono una narrativa NON esistenziale per loro, ma potenzialmente esistenziale per l'Europa. Se l'Europa casca in questa trappola potrebbe arrivare a pensare realista l'uso del nucleare ... NATO, quindi US.
Se si dovesse arrivare quindi all'uso del nucleare, sarebbe solo IN EUROPA. Solo in quel contesto avremmo due attori con capacità nucleare e interessi esistenziali on gioco.
Questa quindi la domanda per l'Europa. Quanto stiamo facendo in Ucraina ha un vero valore esistenziale o stiamo cadendo nella trappola della narrativa NON esistenziale degli US?