La schiacciante Vittoria di Orban in Ungheria dà una spinta ai Populisti europei
di Zoltan Simon - Marton Eder - 10/04/2018
Fonte: Comedonchisciotte
Fidesz si è aggiudicato 133 seggi in parlamento – su 199 – quando sono stati scrutinati quasi il 99% dei voti, lo stesso numero del 2014. I leader sconfitti di tutta l’opposizione hanno presentato le dimissioni, compresi Gabor Vona, capo del Jobbik, il secondo partito classificato, e tutto il consiglio direttivo del Partito Socialista.
Il predominio di Fidesz
Il partito di Orban si prepara a conquistare i due terzi dei 199 seggi del parlamento

Fonte: Hungarian Elections Office
Il monito di Orban secondo cui gli immigrati musulmani avrebbero “invaso” l’Europa ha avuto un seguito con l’aumento dei voti populisti ottenuti l’anno scorso anno da gruppi come il Partito della Libertà in Austria e come la Lega e il Movimento Cinque Stelle in Italia. L’Ungheria, come altri paesi dell’Europa centrale, non ha una popolazione che ha subito importanti immigrazioni di musulmani o di rifugiati. Nei prossimi mesi il Parlamento europeo voterà se dovrà togliere a Budapest il diritto di voto nella UE, per effetto di una mancanza di democrazia interna.
Orban, che è uno dei più forti sostenitori del Presidente russo Vladimir Putin, si è anche impegnato a far mantenere una posizione “moralmente, politicamente e legalmente” responsabile a tutti i partiti dell’opposizione, secondo quanto risulta da notizie di organi di informazione e organizzazioni non governative che parlano di corruzione nello stato. Mentre il partito al potere nega queste accuse, l’Ungheria è passata dal dal 48° posto al 66° nel sondaggio annuale di Transparency International sulla corruzione percepita negli ultimi quattro anni, il secondo peggiore paese della UE.
‘Il Nostro Mondo’
“Il cammino verso le riforme non è mai facile”, ha detto su Twitter il Premier polacco Mateusz Morawiecki, che ha parlato del suo sogno di “ri-cristianizzare” la UE. “L’appoggio ricevuto da una maggioranza della società dimostra che i nostri sforzi valgono qualcosa”.
Dopo aver costruito una recinzione sul confine meridionale dell’Ungheria per tenere fuori i rifugiati, Orban ha concentrato la sua campagna contro il miliardario George Soros, sostenendo che la campagna per la democrazia è stata guidata da una rete globale che opera per consentire agli immigranti di conquistare l’Occidente. Orban ha promesso che, dopo le elezioni, il suo governo approverà un pacchetto di leggi “Stop Soros”. Soros respinge le accuse e la sua Open Society Foundation ha dichiarato che certe misure “criminalizzerebbero” la società civile.
“Vogliamo che l’Ungheria rimanga un paese ungherese”, ha detto Orban. “Questo è il nostro mondo, la nostra cultura, il nostro stile di vita. Queste sono le regole della nostra vita. Vogliamo difenderle e non vogliamo che altri vengano a cambiarcele “.
Tutto ciò è servito a poco per dissuadere gli investitori, lunedì c’è stato solo un rimbalzo sulle obbligazioni e il fiorino ha avuto un modesto apprezzamento verso l’euro. Anche se erano in molti che avrebbero scommesso che Orban avrebbe vinto solo per pochi voti e che questo avrebbe portato ad una stabilità economica. Una maggioranza assoluta gli permetterà di cambiare la costituzione e potrebbe incoraggiarlo ad infiammare maggiormente i suoi conflitti con i suoi colleghi europei e a riformare ancora di più le istituzioni democratiche ungheresi.
“La portata della vittoria è una potenziale fonte di preoccupazione”, ha dichiarato Adam Bakos, che gestisce due-miliardi-e-mezzo di euro ed è uno dei Capi di Aegon NV. “Può aprire la strada ascontri tra il governo e laUE”.
– Con l’assistenza di Gabriella Lovas, Konrad Krasuski e Helene Fouquet
DI ZOLTAN SIMON E MARTON EDER Fonte: https://www.bloomberg.com