La scossa
di Marco Travaglio - 04/01/2025
Fonte: Il Fatto Quotidiano
Anche stavolta, come negli altri nove semolini di fine anno, il presidente Sergio Mattarella è riuscito a non dire praticamente niente. Perciò, come le altre volte, ci eravamo riproposti di non dire niente sul niente che ha detto lui. Poi abbiamo scoperto dai giornaloni che, pur senza dirle, aveva detto un sacco di cose. Il Corriere ne è rimasto talmente elettrizzato da segnalare in prima pagina la “scossa di Mattarella”; invece Repubblica ha preferito puntare sulla “scossa di Mattarella”, mentre la Stampa ha optato per “la scossa di Mattarella”. Il mondo è bello perché è vario. Escludendo che le migliori gazzette facciano tutte lo stesso titolo in ossequio alle veline del Colle (non sarebbe da loro, né da Colle), la singolare sintonia ha due sole spiegazioni possibili: 1) che i quirinalisti siano immuni dall’effetto-anestetico che il sermone quirinalizio sortisce su tutti i comuni mortali (da cui il nuovo record di ascolti a reti unificate); 2) che confondano il cloroformio con l’alta tensione e, se vedono un tizio che dorme, pensino fra sé e sé: “Questo deve aver preso la scossa”.
Noi, temendo di esserci persi nel dormiveglia qualche passaggio particolarmente ficcante, ci siamo rivisti l’intera omelia. E in effetti abbiamo scoperto notizie sconvolgenti. “La notte di Natale a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata”: il presidente non ha spiegato il perché, ma poco dopo ha denunciato il “mutamento del clima”, quindi dev’essere stato per quello. “La stessa notte di Natale feroci bombardamenti russi hanno colpito le centrali di energia dell’Ucraina per costringere la popolazione al buio e al gelo”: ecco, lì si è capito chi è stato ed è una fortuna che a Gaza non ci siano feroci bombardamenti israeliani da 15 mesi, sennò avrebbero potuto morire ammazzati anche altri 45 mila palestinesi.
“La nostra Costituzione indica la pace come obiettivo irrinunziabile, che l’Italia ha sempre perseguito”: quello doveva essere l’angolo del buonumore, infatti includeva il monito a “evitare che vengano aggrediti altri Paesi d’Europa”. Tipo la Serbia, bombardata nel 1999 per 11 settimane da un governo vicepresieduto da Mattarella. “Colmare le distanze fra Nord e Sud”, “I giovani sono la grande risorsa del nostro Paese”, “Un’attenzione particolare richiede il fenomeno della violenza”, “Preoccupa il diffondersi di alcool e di droghe” e non va affatto bene ammazzare le donne e truffare gli anziani: ma neanche calpestare le aiuole, parlare al conducente, fare il bagno in mare subito dopo mangiato, cose così. Altro che scossa: una folgorazione via l’altra. Poi, cinque secondi prima della mezzanotte, è arrivato il messaggio di Angelo dei Ricchi e Poveri. E noi, senza offesa per nessuno, avremmo tanto voluto irrompere nel teleschermo per abbracciarlo.
Dovrei dirvi anche la mia sul blocco del gasdotto che passa per il Paese dei balocchi, vero pozzo nero dei soldi dei cittadini europei, e di quello che presumibilmente accadrà nei prossimi giorni e mesi a seguito della stupida aggressione occidentale NATO-atlantista alla Russia, ma per oggi ho molto da fare e zero tempo a disposizione per FB. Magari al prossimo post.