La sinistra di sua maestà
di Roberto Vallepiano - 09/03/2025
Fonte: Roberto Vallepiano
Michele Serra dalle colonne de la Repubblica chiama il popolo italiano in piazza avvolgendosi nel vessillo blu stellato dell'UE che sembra tanto lo stendardo di qualche antica casata nobiliare.
E' la riedizione in salsa radical chic delle Radiose Giornate di Maggio con cui gli interventisti trascinarono l'Italia nel macello della Prima Guerra Mondiale.
Oggi al posto di Gabriele D'Annunzio ci sono i Michele Serra, i venerabili maestri del nulla, l’intellighenzia di sinistra sempre pronta a guardare tutti dall'alto in basso con i loro occhialetti rotondi, le loro ignobili giacchette di tweed e soprattutto i loro insopportabili sorrisetti di colta superiorità.
Intellettuali da riporto, pennivendoli che negli ultimi vent'anni hanno dimostrato di non capire nulla di ciò che stava avvenendo ma che oggi vogliono spiegarci come va il mondo.
E' lo stigma del totalitarismo liberal che si esprime attraverso la censura sistematica, i dossieraggi e le liste di proscrizione dei pacifisti, tacciati di intelligenza con il nemico.
E' il carattere facinoroso e intimidatorio del progressismo che vede il fascismo dappertutto tranne dove sta davvero.
E' la Sinistra di Sua Maestà che chiama a mobilitarsi per la guerra.
La Sinistra del privilegio, dei ricchi, delle élites, quella che ha il vile affarista Mario Draghi come nume tutelare e odia ferocemente le classi popolari.
I Serrapiattisti No Pax sono fanaticamente al fianco di Zelensky e della Von der Leyen non solo per motivi geopolitici ma per motivi squisitamente di classe.
Sono pronti a combattere contro la Russia non solo fino all'ultimo ucraino ma anche fino all'ultimo italiano.
Dalle loro comode poltrone e con la pelle degli altri, naturalmente.
Con il loro fanatismo liberista, con le loro politiche di macelleria sociale, attraverso l'apologia estremista della NATO e del libero mercato, con il culto tossico della globalizzazione ed il dogma di un europeismo acefalo che ha dissanguato le nostre economie e devastato le nostre comunità.
Era da più di un secolo che in Italia non si scendeva in piazza a favore della guerra!
Con la differenza che gli interventisti di un tempo poi in guerra ci andavano davvero, mentre la sinistra liberal in guerra ci manda gli altri.