La von der Leyen e il Talmud
di Daniele Perra - 11/04/2025
Fonte: Daniele Perra
Premesso che l'associazione tra l'usurocrazia mercantilista dell'UE ed i valori del Talmud sembra quasi fatta apposta. Mi viene in mente Marx quando, nei suoi scritti sulla "questione ebraica", affermava placidamente che "il denaro è il geloso dio di Israele" e che il "cristianesimo, scaturito dal giudaismo, nel giudaismo si è dissolto". È giusto anche riportare che Il discorso tenuto dalla signora von der Leyen all'università Ben Gurion del Negev nel 2022 (tre anni orsono), balzato oggi agli onori delle cronache, in realtà, dice cose molto più interessanti. La von der Leyen (nessuno sa perché sia ancora al suo posto dopo il totale fallimento dell'Europa sotto la sua guida, dall'Ucraina al Medio Oriente, fino alla sfida dei dazi trumpisti), infatti, afferma che Golda Meir sia fonte di grande ispirazione politica per le donne di tutto il mondo. Ricordiamoci che Golda Meir ha favorito sotto traccia la colonizzazione sionista della Cisgiordania a cavallo tra anni '60 e '70 e che, dopo l'attentato di Monaco del 1972, ha dato l'assenso a tutta una serie di attentati terroristici sul suolo europeo come forma di rappresaglia (si pensi all'assassinio dell'intellettuale palestinese Wael Adel Zwaiter, a Roma, nel medesimo anno). Non paga, la von der Leyen definisce "grande" quel Ben Gurion che è stato (se non il più radicale) il più influente teorico della pulizia etnica della Palestina, come ben riportato nell'opera (tra l'altro agiografica) "Ben Gurion, il profeta armato". Ancora, il presidente della commissione europea parla di Israele come "vibrante democrazia" (50.000 morti a Gaza sotto le democraticissime bombe sioniste che non fanno distinzione tra poveri e molto poveri) la cui "resilienza [sì, ha detto proprio così] viene ammirata in tutto il globo" (più o meno solo tra i vertici oligarchico-politici dell'Occidente ed in India). Infine, non ha mancato di fare valere la sua approvazione al piano, presentato dal presidente israeliano Herzog, di una "nuova alleanza per dare vita ad un nuovo Medio Oriente". In questo caso, l'UE si è già messa al lavoro, garantendo pieno sostegno militare ad Israele per portare avanti il genocidio palestinese e ad alcuni miliardi in aiuti all'aggiornamento di milizie terroriste al potere a Damasco.