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Lavrov e le oscenità

di Giovanni Moretti - 06/05/2022

Lavrov e le oscenità

Fonte: Giovanni Moretti

A parte che tutta la questione del semitismo, antisemitismo, ebraismo, nazionalismo ebraico, ucraino e nuova israele ucraina è o viene usata come pastura per il popolino, basata su luoghi comuni, equivoci, menzogne, teorie del complotto e strumentalizzazioni a dir poco ridicoli, la battuta "anche hitler era ebreo quindi non significa nulla che visto che sono ebrei non possono essere nazisti" per me è troppo di bassa lega per non essere indirizzata alle masse, e in questo senso sono parzialmente in accordo con quel che sostiene Maria Giovanna Maglie quando dice che "non ha colpito a caso", anche se in questo caso Lavrov sbaglierebbe di grosso a sperare di ottenere qualcosa proprio dall'opinione pubblica italiana, che fra resto è la più manipolata dell'universo mondo.
Mi sembra pastura per il popolino anche nell'ipotesi che quel che voleva dire fosse, mal detta o mal tradotta, una cosa del tipo: guarda che così come ci sono milioni di anti-italiani o anche solo anticristiani eppure italiani, non si capisce per quale ragione non possano esserci ebrei antisemiti, in grado di provare un selbsthass, un ebraico odio di sé(1).
Ma il punto non è affatto questo. Qui si tratta di misologia in generale e solo in particolare di odio di sé e della propria origine e cultura. L'equivoco su cui i misologi occidentali s'incaponiscono, solo alcuni dei quali effettivamente ipocriti, è quello dell'ostinarsi a considerare xenofobia e razzismo neonazisti esclusivamente l'avversione all'ebreo(2), esogena o endogena che questa sia, e non quella nei confronti, in questo caso, dei russi, o quel nichilismo autorazzista che anche noi italici conosciamo molto bene.
Ecco, per tutti questi dannati ipocriti, molti dei quali, anzi milioni, sono effettivamente innocenti in quanto terribilmente incapaci di ragionamento autonomo, a Odessa nel 2014 non è successo niente e quello non è nazismo perché nazismo è prendersela con gli ebrei, non con i russofoni.
La subcultura inoculata in Zelensky e a scuola(3) nelle menti dei ragazzini ucraini, odia i russi, non gli ebrei, e quel che cerco di dire, e che ha provato a dire Dugin(4), interrogato sulle dichiarazioni di Lavrov, è che il significato della parola "nazismo", per i russi, è parecchio meno ipocrita di quello che le viene assegnato in Occidente.
Detto questo, Lavrov ha indubbiamente detto un'enormità, o forse solo un'enorme sciocchezza, che però macchierà per sempre lui, Putin e tutta la vicenda. Questo è sicuro. Quando vai nella tana dei lupi, anzi, nel Wolfsschanze, devi saperlo che, parafrasando Draghi, loro e solo loro possono dire oscenità. Oscenità come: a Odessa nel 2014 non è successo niente e quello non è nazismo perché nazismo è prendersela con gli ebrei, non con i russofoni.
Comunque è meglio, visto che lo parla parecchio bene, che la prossima intervista la faccia in inglese e che l'interprete intèrpreti l'intervistatore, non l'intervistato, dato che alcuni madrelingua sostengono che l'interprete sia andato nel pallone proprio in quel momento e non abbia tradotto frasi come: "in qualsiasi famiglia di rispetto potrebbe nascere una mela marcia", riferendosi alle origini ashkenazite di Zelensky.
Ho letto non ricordo più dove un'interpretazione simile a questa, dove la propaganda di bassa lega fatta da entrambe le parti uccide la diplomazia e/ma fa abboccare all'amo milioni di pesci tifosi, e come questo ricordi il dialogo tra Melii e ateniesi nella guerra del Peloponneso, dove Tucidide rammenta come "l'intenzione di far pace agli occhi dell'opinione pubblica ateniese sarebbe prova manifesta di debolezza, mentre l'ostilità aperta e l'odio del nemico sarebbero testimonianza della nostra potenza".
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(1) "La questione ebraica era soltanto uno stupido scherzo" ... "Tu prendi sul serio tutte le mie sciocchezze" ... "... se mai potrei farti il rimprovero che degli ebrei che tu conosci (me compreso) - ce ne sono anche altri! - hai un'opinione troppo buona, talvolta li vorrei cacciare appunto perché ebrei (me compreso) tutti insieme nel cassetto del canterano, poi aspettare, poi tirare un po' fuori il cassetto per vedere se sono tutti soffocati, altrimenti richiuderlo e continuare così sino alla fine."
Kafka a Milana, Merano, 13 giugno 1920, Lettere a Milena.
(2) Un po' come la pretesa assurda di considerare semita la sola lingua ebraica mettendoci in mezzo anche lo yiddish, così, per default, cioè per caduta (sì, di zebedei), applicando un sillogismo schiccherato, campato per aria su un'ideologia nazionalista ignorante e questa sì, xenofoba e suprematista, con l'ulteriore penosa deriva subculturale di pretendere di non considerare antisemitismo l'odio che milioni di pericolosissimi idioti provano verso i palestinesi in particolare e gli arabi in generale, nonostante siano questi il primissimo dei popoli semiti.
(3) https://t.me/russiantourinternational/1240
https://t.me/DemosTv24/2328
(4) Russia, Dugin a Sky TG24: "Le dichiarazioni di Lavrov sono strane" https://tg24.sky.it/mondo/2022/05/03/dugin-lavrov-zelensky
L'intervista integrale andata in onda su Rete4 il 1/5/2022
https://vk.com/video461507310_456239115
Versione integrale in russo, senza traduzioni
https://t.me/bbbreaking/124004