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Lo ius soli e l'uguaglianza dell'irrilevanza

di Diego Fusaro - 16/03/2021

Lo ius soli e l'uguaglianza dell'irrilevanza

Fonte: Diego Fusaro

Enrico Letta, in qualità di nuovo segretario del partito democratico, ha una priorità: lo ius soli. Ora, i più potranno pensare che si tratti di un benemerito provvedimento in difesa degli ultimi. Eppure, qualche dubbio dovrebbe legittimamente venire, Se solo si considerasse che il Partito Democratico di cui Letta è presidente si è posto, dagli anni Novanta ad oggi, come avanguardia assoluta dell'opera di smantellamento dei diritti del lavoro e delle classi lavoratrici, nonché di riorganizzazione liberista del mondo del lavoro e della società nel suo complesso, addirittura riuscendo a superare in ciò le stesse destre (da sempre le più fedeli serve del padronato capitalistico). Insomma, per la contraddizione "che nol consente", come può difendere gli ultimi il partito che negli ultimi 30 anni li ha massacrati a colpi di riforme deemancipative? La verità, su cui insisto da tempo, è che lo ius soli non serve a tutelare gli stranieri: serve soltanto a massacrare, ancora una volta, i cittadini e i lavoratori, di fatto decostruendo per intero il concetto stesso di cittadinanza. Detto altrimenti: se tutti automaticamente vengono dichiarati cittadini, di fatto nessuno è più cittadino (né gli autoctoni, né gli stranieri). Ne scaturisce quella che Hegel chiamava l'uguaglianza dell'irrilevanza: si diventa tutti uguali, nel senso che si è tutti egualmente irrilevanti. Lo ius soli non serve, come pure sarebbe giusto, a estendere i diritti: serve esattamente allo scopo opposto, a distruggere per estensione illimitata il concetto di cittadinanza e, con esso, la gamma di diritti che storicamente tale concetto si porta appresso. Vi porto un esempio concreto. Fino ad oggi, i cittadini beneficiavano del diritto alla sanità pubblica. Da domani, quando tutti indistintamente saranno cittadini, si dirà che non vi sono più le risorse per garantire tale diritto: quindi, grazie alla privatizzazione, in astratto il diritto sarà riconosciuto a tutti i cittadini, ma in concreto solo chi potrà permetterselo riuscirà a beneficiarne.