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Lo Stato di polizia sanitario

di Umberto Bianchi - 15/10/2021

Lo Stato di polizia sanitario

Fonte: Umberto Bianchi

Urlano, piangono, strillano, come non mai, le ochette del Campidoglio, poste a
guardia del “politically correct”. Un gruppo di “belve nazi-fasciste” ha osato prender
d’assalto il tempio dei diritti dei lavoratori. Ma sì, parliamo di quel munifico
sindacato che non ha esitato schierarsi dalla parte dei Signori del Vapore,
approvando e spalleggiando quell’infame e liberticida provvedimento, che obbliga i
lavoratori tutti all’esibizione di un pass sanitario per campare.
Ma procediamo per ordine. Pietra dello scandalo, a proposito degli incidenti di
Sabato 12, la presenza del Movimento Forza Nuova durante gli eventi che hanno
culminato con l’assalto alla sede della Cgil. Andrebbe, anzitutto, rimarcato il fatto
che quel giorno, Piazza del Popolo era strapiena di gente di tutti i colori e tutte le
risme, provenienti da mezza Italia. Un popolo variegato, di tutte le estrazioni ed
ideologia politica, unito da un trasversale senso di malessere nei riguardi di governi
e provvedimenti che vanno via via facendosi sempre più opprimenti e liberticidi, nei
riguardi dei diritti dei cittadini.
Tra i vari oratori succedutisi sul palco, anche Giuliano Castellino, leader di Forza
Nuova il quale, tre ore e passa prima degli eventi in oggetto, annunciava
tranquillamente l’intento di voler andare ad “ASSEDIARE”, badate bene e NON
“ASSALTARE” la sede del sindacato. Ovverosia, manifestava un normalissimo e più
che lecito intento, di effettuare un “sit in” davanti alla Cgil. A questo punto però, le
nostre Autorità preposte all’ordine pubblico, anziché far sfoggio di esibizioni
muscolari in piazza e qui e lì impedire il libero accesso alla gente normale, avrebbero
dovuto procedere a contattare gli organizzatori della manifestazione, per stabilire
preventivamente un percorso ben monitorato, piazzando un nutrito numero di unità
di forze dell’ordine, a difesa sia della sede del sindacato, che di tutti gli obiettivi
istituzionalmente “sensibili”.
Ma nulla di tutto, ciò è stato fatto. Anzi. A difesa del sindacato, come si può vedere
dalle immagini girate, solo uno sparuto gruppetto di agenti della Digos,
successivamente sopraffatti da uno strabordante numero di assalitori. Ed anche qui,
bisognerebbe guardare gli eventi con un occhio più obiettivo. Quello che doveva
essere un normalissimo e lecito sit in, si è presto trasformato in un vero e proprio
assalto perché, chi scrive, ritiene che la situazione sia sfuggita di mano agli stessi
organizzatori, incapaci di tener testa al montare della furia della folla.
A tal proposito, andrebbe sempre ricordato che, nel nostrano panorama politico,
Forza Nuova costituisce un gruppo minoritario, che tale è rimasto anche durante la
manifestazione di sabato. Tant’è che, tra gli assalitori della sede sindacale, figurava
anche il responsabile della trasversale “Io apro”. Il problema è che, una
organizzazione di natura minoritaria, non sempre è in grado di tener testa ad un
repentino ed impetuoso succedersi di eventi, causati da folle umorali ed inferocite.
Tutto questo, senza nulla togliere, all’inutile e dannosa stupidità di questo tipo di
gesti, quanto mai illegali e controproducenti sul piano degli effetti politici.
Tant’è che, Lor Signori, hanno preso la palla al balzo, per prospettare più restrizioni
allo svolgimento di manifestazioni ed esercitare una maggior repressioni nei riguardi
della libera espressione di opinioni, attraverso un clima intimidatorio. Resta il fatto
che, quanto accaduto, è il preoccupante sintomo di un malessere generalizzato, che
va estendendosi ad un sempre maggior numero di strati della popolazione. Se, nel
resto del mondo, a parte qualche rimarchevole eccezione ( vedi l’Australia, sic!), si
cerca di attenuare alla ben’e meglio certe misure coercitive, in Italia, si va nel senso
opposto.
Il nostro è divenuto, a tutti gli effetti, il laboratorio per effettuare una serie di
mostruosi esperimenti di ingegneria socio politica. Non per nulla, l’Italia è stato,
dopo la Cina, il primo paese ad esser investito dall’onda pandemica ed il primo ad
adottare misure repressive senza precedenti. Una vera e propria dittatura
“sanitaria” che, con la scusa di una malattia, ha potuto terrorizzare, reprimere ed
impoverire i propri cittadini, in omaggio al modello di controllo socio politico cinese,
che fa da apripista alla realizzazione di un vero e proprio resettaggio globale. Il tutto
in favore dello sproporzionato arricchimento ed aumento di potere delle oligarchie
finanziarie globali, a discapito della maggioranza delle popolazioni. A questo punto
“sic stantibus rebus”, rimane la via di una presa di coscienza dura e totale, che deve
tradursi in azioni incisive sul piano di una politica istituzionale. Non si può e non si
deve permettere a chi ha per dolo o per manifesta incapacità, permesso la morte di
130.000 e passa italiani, represso le fondamentali libertà dei cittadini, impoverito la
popolazione, di cavarsela così, a buon mercato.
Questa gente deve finire davanti alla giustizia, altro che storie. E per questo non
bisogna farsi trascinare da quanto mai controproducenti richiami alla violenza. Tutto
questo va accompagnato ad una variegata azione di Class action, denunce, blocco
delle attività lavorative ed alfine una proposta di referendum per la definitiva
abrogazione di stato d’emergenza e coercizioni varie, che dovrebbe assurgere a vera
e propria plebiscitaria, azione di democrazia diretta, per rendere giustizia al nostro
popolo, umiliato, sbeffeggiato, offeso come non mai, dall’arroganza e dalla malafede
di classi politiche politiche vendute ed incompetenti.