Ma che cos'è esattamente una fake news?
di Diego Fusaro - 14/08/2024
Fonte: Diego Fusaro
Si è svolto nei giorni scorsi un dibattito digitale su X tra Donald Trump ed Elon Musk. I due personaggi sono interessanti e tra loro piuttosto simili: al netto delle differenze, li definirei due anomalie dell'ordine neoliberale. Che siano entrambi figli dell'ordine capitalistico, è fuor di discussione: si tratta di due miliardari, che nell'asimmetrico disordine della società turbocapitalistica sono a proprio agio come i topi nel cacio. E tuttavia figurano pur sempre come anomalie, se si considera che in questi anni hanno espresso posizioni per molti versi disorganiche rispetto all'ordine simbolico egemonico. Il dibattito digitale è stato particolarmente interessante, soprattutto perché sono emerse posizioni di Donald Trump decisamente poco ortodosse su alcuni dei principali temi della politica estera: come la stampa non ha omesso di rimarcare con sdegno, Trump non ha condannato né Putin, né Maduro. E molte altre posizioni poco ortodosse ha avuto modo di esprimere. Ridicola e demenziale è invece la posizione dell'Unione Europea, che ha minacciato di porre in essere sanzioni contro le fake news di Twitter e di Trump. Ma che cos'è esattamente una fake news? Dire che due più due fa cinque o che la Terra è piatta sicuramente è una fake news. Ma criticare la globalizzazione imperialistica neoliberale è una fake news? E dire che Putin e Maduro non sono il male sulla terra figura come una fake news? Con la lotta alle fake news, i padroni del discorso vogliono equiparare la critica alla globalizzazione imperialistica neoliberale al dire che due più due fa cinque o che la Terra è piatta, per colpire in tal guisa chiunque osi dissentire dal pensiero unico politicamente corretto ed eticamente corrotto proponendo una narrazione differente. Con questo non intendo certo sostenere la tesi ridicola, che pure molte volte ho avuto modo di sentire, secondo cui Trump e Musk rappresenterebbero l'opposizione e l'alternativa rispetto all'ordine dominante. Del quale non mi stanco di sostenere che sono soltanto due anomalie.
