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Make rich richest again

di Pierluigi Fagan - 08/04/2025

Make rich richest again

Fonte: Pierluigi Fagan

“Quando il sangue scorre per le strade è il momento di comprare” è una citazione del barone Rothschild, nobile britannico del XVIII secolo. Semplicemente, si tratta di comprare ai minimi e vendere ai massimi. Ma chi mai sa quando ci sono i massimi?
In effetti non c’è più alcuna ragione tecnica per valutare se le quotazioni sono oltre un livello di proporzionalità. L’enorme massa di denaro liquido in giro, da tempo, soverchia di molto la ricchezza reale ed anche quella realisticamente potenziale ovvero quello che ci si può ragionevolmente aspettare in un determinato futuro. Le quotazioni e gli indici, quindi, sono solo debolmente connessi al sottostante produttivo.
Tuttavia, c’è chi sa orizzontarsi meglio di altri in questo sali-scendi degli indici, chi ha informazioni privilegiate.
Come si vede nel primo grafico, per il principale indice della borsa di NY, il Dow Jones, siamo tornati ai livelli di un anno fa, circa. Come si vede nel secondo grafico a sei mesi, dai massimi del 13 febbraio (primo pallino blu) c’è stata già una caduta fino al 13 marzo (secondo pallino blu), poi una risalita e ovviamente una seconda correzione severa tutt’ora in corso, iniziata il giorno dell'annuncio dei dazi, annuncio che serve agli sprovveduti, non a gli avveduti che certe cose le sanno o le intuiscono prima.
Quindi, grandi fondi e investitori, l’inner circle di Trump e Trump stesso, sicuramente s’erano preparati al grande crash vendendo per tempo, così come domani o dopo o quando le dinamiche lo permetteranno, ricompreranno a prezzi più bassi.
Il gioco finanziario permette addirittura di vendere allo scoperto ovvero vendere azioni che non si hanno a 10 e “ricoprirsi” ovvero comprarle per onorare il trasferimento della vendita già fatta comprandole a 5. Anche se di solito i profitti si fanno nel futuro comprando a 5 e vendendo a 10, così si fanno al passato ma il profitto è lo stesso. Ci sono anche strumenti aggregati come i “future” che permettono di scommettere su i cali di borsa.
Chi paga? Chi ha meno informazioni ed è più lento, gli sprovveduti. Il gioco è un enorme trasferimento di ricchezza dagli sprovveduti agli avveduti. Non solo è una accensione della potente macchina aspirasoldi dagli uni agli altri, serve anche a ridare a gli indici una prospettiva per galoppare di nuovo, tornare indietro per salire di nuovo.
In effetti, nei prossimi tempi, i capitali in borsa potrebbero ridare grandi soddisfazioni agli investitori e questo non farà altro che riparare o forse più che riparare la momentanea falla di consenso che la mossa di Trump ha creato. Naturalmente, tutto ciò vale soprattutto per il mercato americano, gli altri avranno effettivamente potenziali perdite di molte compagnie se le varie trattative non verranno chiuse in tempo e con equilibrio. Un motivo in più per stornare capitali int'li e concentrarli su Wall Street.
Naturalmente l’operazione dazi non è certo stata fatta per questo, ma visto che andava fatta e c’erano molti modi di farla, fatta così ha comunque preso molti piccioni con una fava anche se i piccioni più piccioni sono rimasti impallinati.