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Non andrà tutto bene

di Fabio Falchi - 29/07/2021

Non andrà tutto bene

Fonte: Fabio Falchi

Da quasi due anni nel nostro Paese - e ovviamente non solo nel nostro Paese - vige di fatto uno stato di eccezione, per l'emergenza sanitaria ed economica causata dal Covid.  E poiché, secondo Carl Schmitt, sovrano è chi decide sullo stato di eccezione, è lecito chiedersi chi decide in Italia sullo stato di eccezione causato dalla pandemia.
Il governo si potrebbe rispondere, cioè prima  il governo Conte bis e poi il governo Draghi, benché – non lo si deve mai dimenticare - in un contesto economico e (geo)politico contraddistinto dai rapporti tra l'UE (qualcuno direbbe Berlino e Francoforte) e l'Italia e da quelli tra gli USA e l'Italia. Quindi anche il governo Draghi decide sulla base di una sovranità economica limitata (rapporti tra l'UE e l'Italia), benché “liberamente accettata”, e di una sovranità (geo)politica limitata o, meglio, "controllata" dagli USA, e più imposta che “liberamente accettata”, a causa della disastrosa sconfitta dell'Italia nella Seconda guerra mondiale (si potrebbe dire che l'Italia fu liberata dal nazifascismo ma non per questo divenne un Paese libero, nel senso che da allora si trova, volente o nolente, "sotto la tutela" degli USA).
Tuttavia, questa condizione di subalternità, economica e (geo)politica, del nostro Paese, non comporta necessariamente che il governo italiano non abbia alcuna autonomia. Pertanto, è in base all'esistenza di questa "limitata autonomia" che si deve giudicare anche il governo Draghi, che sta "gestendo" l'attuale emergenza sanitaria ed economica con poteri e criteri che sembrano più simili a quelli del “dittatore del libero Stato di Bananas” che a quelli di un presidente del consiglio di un Paese liberal-democratico. Per di più il governo Draghi non si assume nemmeno la responsabilità delle proprie decisioni per quanto concerne la gestione della emergenza sanitaria. Perché?
Perché sostenere "siete di liberi di scegliere ma se non scegliete quello che vogliamo che voi scegliate vi puniamo" in pratica significa fare "una proposta che non si può rifiutare" e questa, notoriamente, la fa la mafia. Difatti, il Green Pass non è un "semplice" certificato sanitario necessario per svolgere determinate professioni (medico, infermiere ecc.), in quanto chi non ne è provvisto di fatto viene privato di diritti civili di cui, secondo la nostra costituzione, sono titolari i cittadini senza distinzione di razza, sesso e religione e indipendentemente dal loro titolo di studio o dal lavoro che svolgono.
Quindi, ammesso che sia davvero necessario che si vaccinino tutti per difendere la salute di tutti (ma, io qui, si badi, non sostengo questo anche se non posso escludere che sia davvero necessario), molto meglio sarebbe un trattamento sanitario obbligatorio (ossia imporre la vaccinazione anti-Covid) come previsto dall'art. 32 cost. (“nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario SE NON per disposizione di legge”, art. 32 cost.).
Certo, sarebbe necessaria una legge, ma agendo così il governo si assumerebbe la responsabilità delle proprie decisioni, e quindi lo Stato sarebbe responsabile anche di eventuali danni alla salute delle persone che si vaccinano.
Se invece non si vuole rendere obbligatoria la vaccinazione anti-Covid, si possono sì adottare delle misure di contenimento del virus e forse anche obbligare a vaccinarsi chi svolge determinate professioni, come il personale sanitario, ma non si può imporre "di fatto" a tutti di vaccinarsi e di conseguenza punire chi non si vaccina.
Peraltro la questione del Green Pass rischia di essere una sorta di arma di "distrazione di massa", dato che contribuisce non poco a non (pre)occuparsi seriamente di una questione essenziale come la "gestione" della emergenza economica. Eppure in gioco vi è il futuro del nostro Paese. Un futuro, invero, che appare tutt'altro che roseo, tenendo conto in particolare di chi sono i "consulenti economici" scelti da Draghi e della riforma della scuola voluta da Bianchi (per non parlare della crescita delle disuguaglianze economiche, della situazione del Mezzogiorno e via dicendo).
No, non solo non andrà tutto bene, ma vi è da temere che possa andare perfino peggio di quanto si poteva già immaginare nella primavera del 2020.