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Non esiste la pace giusta, ma la pace possibile

di Mario Adinolfi - 28/03/2025

Non esiste la pace giusta, ma la pace possibile

Fonte: Mario Adinolfi

Non fatevi ingannare dal nuovo mantra dei manipolatori delle masse. L’espressione “pace giusta” non vuol dire niente, l’unica alternativa alla guerra è la “pace possibile” a condizioni date. L’Ucraina e i 32 Stati, Italia compresa, che le hanno fornito le armi per combattere Mosca hanno perso la guerra, ogni giorno in più di contesto bellico è un giorno a favore dell’esercito russo, quindi è interesse del popolo ucraino che la mattanza di giovani soldati finisca: mezzo milione di morti da una parte e dall’altra bastano.
Dopo una guerra nessuna pace è giusta perché ci sono vincitori e vinti, la pace possibile è quella da cercare perché l’alternativa è altra guerra, altri morti, altre distruzioni. La pace possibile può garantire all’Ucraina la sua piena indipendenza e financo l’ingresso nell’Ue, alla Russia andranno i territori russofoni e russofili contesi se le popolazioni confermeranno con un referendum da tenersi sotto il rigido controllo dell’Ocse la volontà di riconoscersi parte della Federazione Russa. Su questa base, Mosca firma domani mattina e Trump fa da garante.
Ora il tema è uno solo: Zelensky e l’Ue che fanno? Fossi nel governo italiano avanzerei autonomamente questa mia idea di pace possibile come proposta ufficiale su cui far discutere i negoziatori, per fare un concreto passo avanti e chiudere davvero la stagione della guerra in Europa. Poi occorrerà avviare quella del disarmo, il contrario esatto del ReArm Europe da 800 miliardi di Ursula Von der Leyen. Ma di questo ci occuperemo poi. Prima, la pace possibile perché chi vi dice che vuole la “pace giusta” in realtà vuole che continui la guerra, tanto non la paga lui.