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Non fermarsi alle colpe altrui

di Giannozzo Pucci - 18/09/2022

Non fermarsi alle colpe altrui

Fonte: Giannozzo Pucci

Il nostro problema principale è quello del governo ladro. Dalla conquista sabauda d'Italia a oggi abbiamo avuto dei governi che non ci amavano come popolo ma si sono comportati come se ci dovessero cambiare non secondo la nostra natura ma secondo loro idee spesso teoriche. Così ci hanno rubato non solo i soldi, ma la lingua, il lavoro, i paesaggi, soprattutto la gioia di vivere, quella virtù con la quale nei secoli abbiamo vinto, in tempo di pace, tutti coloro che ci avevano conquistato con la guerra. Ma noi non ci siamo mai ripresi da questo ladrocinio, abbiamo continuato a reagire come ragazzi, cercando di "fargliela pagare" così tangentopoli, Roma ladrona, la rottamazione, il Vaffa, e ora il rifiuto del politicamente corretto. E ogni volta cambiano tutto ma non cambia nulla. Se per cambiare davvero bisogna lasciare tutto come sta, torniamo alla costituzione, al sistema elettorale con cui abbiamo vissuto 40 anni e cominciamo a cambiare le cose che non vanno una per una dai comuni alle regioni allo stato. Smettiamo di considerare lo stato un palazzo da espugnare e i cittadini un serbatoio di voti, di tasse ecc. Essere sovrani vuol dire saper fare il bene comune non solo il nostro, essere fieri di lavorare nel pubblico con coscienza e spirito di servizio. Ogni volta che c'è una regola assurda fare di tutto per cambiarla almeno nell'applicazione esercitando l'obiezione di coscienza. Non fermarsi alle colpe altrui ma cambiare cultura pratica quotidiana nostra, autoorganizzarci per cambiare il modo di governare chiunque sia stato eletto.