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Non in televisione e non in prima serata

di Andrea Zhok - 28/11/2021

Non in televisione e non in prima serata

Fonte: Andrea Zhok

Ad alcuni pallidissimi e timidissimi dubbi sollevati dal dott. Crisanti al Talk Show della Gruber, prima la medesima chiede se "non ci vorrebbe un po' più di cautela prima di allarmare i genitori che starebbero per portare i bambini a vaccinare dicendo che ci sono troppi pochi dati", e poi l'ineffabile Severgnini interviene burbero affermando che eventuali dubbi vanno sollevati "non in televisione e non in prima serata".
In sostanza, questa gente pensa:
a) di essere depositaria di una verità da dispensare, a prescindere da riscontri scientifici ("me l'ha detto mio cuggino che in Israele stanno tutti alla grande");
b) ritiene suo compito condurre il gregge dei telespettatori alle "giuste" decisioni, cioè alle decisioni che altri hanno garantito loro essere giuste.
E magari qualcuno chiamerà questo "informazione".
Ecco, oramai sono certo che anche se venisse fuori il CEO di Pfizer con ghigno satanico dagli schermi, modello Ernst Stavro Blofeld, con tanto di gattone bianco, confessando un piano diabolico della Spectre, non si muoverebbe foglia.
Se vuoi credere a tutti i costi in qualcosa puoi sempre produrre una storia che mette tutti gli eventi in fila come vuoi tu. E se i media te la reggono, diventerà vera.
[In quest'ottica vediamo anche se questo post passa il vaglio del Ministero della Verità di FB]
Poi per quel che contano i fatti a pag. 11 del report della FDA sta scritto:
"The number of participants in the current clinical development program is too small to detect any potential risks of myocarditis associated with vaççination. Long-term safety of COV1D-19 vaccine in participants 5 to <12 years of age will be studied in 5 post-authorization safety studies, including a 5-year follow-up study to evaluate long term sequelae of post-vaççination myocarditis/pericarditis. (p. 11)
<<Il numero di partecipanti all'attuale programma di sviluppo clinico [circa 3.000 bambini, ndt] è troppo piccolo per rilevare potenziali rischi di miocardite associata alla vaççinazione. La sicurezza a lungo termine del vaççino nei partecipanti di età compresa tra 5 e <12 anni sarà studiata in 5 studi di sicurezza post-autorizzazione, incluso uno studio di follow-up di 5 anni per valutare le sequele a lungo termine di miocardite/pericardite post-vaççinazione.">>
Questo dopo aver detto che i dati "demonstrate an acceptable safety profile".
In altri termini la sperimentazione verrà fatta sulla popolazione, che la Pfizer ringrazia per prestarsi così cortesemente per il contributo alla scienza.