Nuovo reato ideologico: "il saluto romano"
di Paolo D'Arpini - 11/07/2017
Fonte: Paolo D'Arpini
Evidentemente per i democratici DOC, o DOP che siano, la verità si afferma solo per legge. Dopo la recrudescenza sui reati d'opinione, in merito allo svolgimento dell'olocausto, non poteva mancare l'incriminazione per il "saluto romano" revanscista e fascista.
Eppure il lungimirante Ennio Flaiano sosteneva che ci sono due tipi di fascismo: il fascismo propriamente detto e l’antifascismo. In quale di queste due categorie possiamo posizionare la recente proposta di legge Fiano (PD) contro l'esibizione di cimeli e di espressioni nostalgiche?
Di una nuova legge repressiva non si sentiva però la nostalgia, in Italia esistono già leggi (Scelba, Mancino) atte a reprimere ed impedire la ricostituzione del partito fascista e le manifestazioni di odio razziale e religioso. Esistono anche le intimidative leggi sul vilipendio, prerogativa tutta italiana e di sicura matrice "fascista".
Una democrazia sana deve tutelare le minoranze e il diritto di queste di manifestare le loro idee. E nella costituzione italiana è garantita la libertà di espressione:
"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione." |
(Primo comma dell'articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana) |
Evidentemente nella sua aberrante protervia del voler modificare la Costituzione il partito di Renzi ora se la prende con la "libertà di espressione" e vuole modificare anche questo articolo...

Ma - la butto lì- che dire dei finti centurioni romani che davanti al Colosseo si fanno fotografare con i turisti esibendosi in plateali "saluti fascisti"?
Quindi secondo la proposta di legge "antisaluto" se uno è in borghese e fa un saluto romano viene incriminato se invece è mascherato da centurione riceve la mancia.
E per quanto riguarda i saluti innocenti a mano tesa che spontaneamente sorgono quando si chiama un amico lontano o si gratifica una platea di ascoltatori, cosa propone la legge Fiano?
Insomma la polizia del pensiero non aiuta la causa della democrazia, anzi..."