Oltre l’euro: una strategia per la sovranità monetaria
di Nicoletta Forcheri - 10/02/2017
Fonte: nicolettaforcheri
Guardate un po’ qua, bella conferenza con unità di intenti, organizzata da Salvini della Lega: Claudio Borghi parla di emettere dei mini bond con zero interessi che valgano direttamente come moneta – ricordo che per molto meno Varoufakis fu silurato giusto per far capire l’entità del problema – con una proposta che noi diffondevamo (1) anni fa (2) e anche se adesso sarei più radicale, sono consapevole che sarebbe necessario un periodo di transizione per uscire dall’euro che potrebbe contemplare un periodo di circolazione parallela.
I no euro si stanno avvicinando ad alcuni temi da noi sottolineati, e i “signoraggisti” si stanno avvicinando giocoforza ai no euro. Almeno per quel che mi riguarda. Naturalmente con le dovute cautele.
Fino a poco tempo fa mettevo il focus quasi esclusivamente sulla sovranità monetaria e sull’eliminazione dell’appropriazione indebita del signoraggio da parte delle banche e di qualsiasi istituto di emissione, sia pubblico che privato, idea contrapposta al pensiero di chi diceva “fuori dall’euro subito” in termini fin troppo semplicistici. Tecnicamente la moneta nostra era possibile anche con l’euro, ma “politicamente” adesso dico di no. Infatti le cose cambiano con la constatazione lucida che con l’euro la situazione non farà che peggiorare visto l’armamentario di strumenti di tortura che ci stanno approntando, come spiega Marco Zanni, e dico io, con lo scopo di arrivare alla cashless e al microchip, torture che ci “possono” imporre con la “scusa maestra” che siamo nell’euro, come hanno già fatto per il bail in, il segreto di Stato sulla dichiarazione di dissesto delle nostre banche, il BURDEN SHARING, la STABILITA’, IL MES sorella minore del FMI, il pareggio di bilancio o Fiscal Compact ecc ecc.
Tutti questi strumenti di tortura purtroppo sono il frutto di un aspetto non sottolineato e non dibattuto dai “no euro” e cioè che la moneta, che sia la lira, l’euro, il dollaro o quant’altro viene emessa nell’ambito dell’assetto monetario venuto fuori da Bretton Woods, con l’istituzione del FMI, il WTO e la BM, e l’emissione di una moneta ibrida in una piramide istituzionale nefasta: moneta fiat da una parte cioè senza riserva, dal 1971 senza aggancio all’oro o ad altra merce, nel meccanismo di emissione illimitato, ma titolo su una riserva, illimitata per le banche dei piani alti della piramide (le dealer) ma pretestuosamente limitata per i piani bassi. Una riserva che alla fine della corsa garantiamo noi, persone fisiche, nei confronti dell’anello superiore della catena di Sant’Antonio bancaria, attraverso la semplice apertura di un “conto” presso una persona giuridica, cioè fantomatica, paravento di persone fisiche vere che se la godono (la nostra moneta, sic) nei paradisi fiscali del sistema delle isole che parte da quel miglio quadrato di “freemen” che fuori da ogni giurisdizione costituisce la City di Londra. Ed è così che come noi dobbiamo avere “per legge” un conto in banca con “riserva”, ossia il nostro deposito segnato al passivo come pagherò della banca, e quindi nostro titolo di credito, che “logicamente” appartiene alla banca (art 1834 cc), così la banca deve disporre di una riserva presso la BC che la segna come sua passività e logicamente le appartiene, la quale deve avere una riserva presso la BCE che la segna come sua passività e a sua volta la BCE deve avere una riserva di “bond USA” che tiene presso la Fed, in dollari presso il FMI e in oro presso la BM ecc, che segnano come passività ma intanto persone fisiche vere sono scappate con la refurtiva mentre questi paraventi troneggiano. Il FMI troneggia con la sua arma di indebitamento di massa inizialmente chiamata “oro carta”, oggi nota come i diritti speciali di prelievo, mostruosità in quanto costituiscono la “futura” RISERVA di una moneta carta straccia emessa a iosa che è fatta valere come oro ma che è DEBITO PURO, o DEBITO LIQUIDO. Un debito che vale come riserva al posto dell’oro ma che essendo carta straccia al momento della sua creazione attinge continuamente alla ricchezza reale delle persone fisiche che attraverso la loro accettazione fungono letteralmente da sottostante di una moneta emessa come un titolo d’azzardo, dove la scommessa è che noi copriremo tale prestito fantasma, con i nostri beni reali. Scommessa riuscita. Oltre al pignoramento dei nostri beni, sono riusciti a inculcarci l’idea degli Stati “pignorabili”, fregandoci pure lo Stato per quel poco che è mai stato nostro.
Quello della riserva applicata a una moneta fiduciaria, nominale, che dovrebbe valere semplicemente in quanto accordo convenzionale basato sulla fiducia della società, e non perché teoricamente coperta da una riserva che anticamente era l’oro e poi è diventato il dollaro – dollar standard – e adesso è smaccatamente il nostro debito – titoli (in)sovrani, mutui, diritti speciali di prelievo, ELA, derivati – è un problema fin troppo sottovalutato da chi si occupa di euro che ignora il fatto che è proprio con il sistema della “riserva” o “deposito” posti al passivo della banca depositaria che chi controlla tale banca ci drena la ricchezza. Perché, quei depositi e quelle riserve sono sì posti al passivo, ma sono finti passivi, poiché la banca ce li paga solo nella misura del 5%, che è la percentuale statistica delle banconote esistenti rispetto alla moneta virtuale dei depositi; e quindi in virtù del fatto che un debito non pagato è un attivo, il finto passivo delle banche è loro attivo netto, più liquido dei crediti secondo quanto ha scritto l’ex governatore della Bank of England, Mervyn King nell’opera The End of Alchemy. (3)
L’obbligo di riserva (e di deposito) di una moneta fiduciaria ibrida che definisce la moneta non già come moneta in cassa bensì come titolo di debito/credito (liability con asset sottostante, per la BCE), e che assimila i depositi, la moneta scritturale, al “contante” in “cassa” (secondo le norme IAS 7.6) è babilonia (4), l’arma retorica con cui ci derubano.
‘Cash’: – Cash on hand (physical currency held) – Demand deposits
Detto questo sono d’accordo con i no euro, perché vista la sottomissione sempre più spinta ed evidente che va di pari passo con quella alla NATO – l’esercito per difendere la pax monetaria eurodollaro – oltre ai valori sanciti dai trattati UE anticostituzionali come la concorrenza, o alle politiche di aiuti di stato, all’assenza di politica economica, ci ritroviamo con ideologie da noi mai votate che spingono sempre di più in modo interventista e spudorato per le privatizzazioni e per le politiche di austerity prudenziali non richieste oltre che verso il furto di tutto quello che abbiamo attraverso il massacro del nostro sistema bancario. Quindi sono per decisamente dibattere l’uscita dall’euro, ma ciò va fatto con un dibattito approfondito e coordinato tecnico che non prenda sottogamba la condizione della sovranità e della correzione della contabilità, quindi la prospettiva del signoraggio, e ciò presuppone unione di intenti e sinergie al di là delle ideologie, cela va sans dire, come avviene in altri paesi – vedi Moneta Intera in Svizzera, vedi Positive Money in Inghilterra, vedi l’Islanda. Dobbiamo quindi creare un comitato tecnico per lo studio e l’analisi di una strategia per uscire dall’euro che nel contempo ridefinisca la moneta “res” fruibile erga omnes, contrapposta al “titolo” che produce la “rendita” per la minoranza e che scarica il debito sulla maggioranza. E per fare ciò bisogna differenziare il titolo dalla moneta, in modo da ottenere non solo una moneta sovrana ma anche una sovranità monetaria: la moneta sovrana attiene alla sovranità nazionale, della persona giuridica dello Stato (non dei cittadini!) che abbia quel margine di manovra nei confronti di altri paesi, vuoi perché usa una moneta di riserva, come il dollaro, vuoi perché controlla la stampa moneta come la GB, il Giappone, la Francia del CFA africano e del CFP polinesiano, l’Olanda con le Antille olandesi, la Nuova Zelanda, vuoi perché coincide con l’esistenza di fondi sovrani, come la Norvegia, gli Emirati arabi ecc. e questo in Italia, senza cadere negli estremi imperialisti e colonizzatori degli esempi di cui sopra, si deve palesare con la nazionalizzazione di Bankitalia e la sua trasformazione in semplice “agente” del Tesoro, o meglio ancora in un suo “dipartimento” interno. Naturalmente ciò comporta l’abrogazione, per nullità di fatto, sia procedurale che sostanziale dei trattati UE da Maastricht in poi, quelli che hanno introdotto oltre a un euro deformato secondo quanto spiegato da Guarino (5), la Stabilità e il MES, il termine “Unione europea” persona giuridica fittizia aliena da noi, con adesso l’Unione bancaria, il meccanismo di risoluzione delle crisi bancarie o legge BRRD, la troika figlia del FMI ecc. Questo comporta anche la rinegoziazione degli accordi con la NATO con “preghiera” che se ne vadano a casa, e l’abrogazione ed eventuale ridefinizione degli accordi di Bretton Woods. Non è poca cosa.
La seconda, la sovranità monetaria si rende obbligatoria con la moneta sovrana e si ottiene, cosa inaudita, correggendo la definizione e la contabilità della creazione di una moneta fiduciaria pura, non ibrida, per rendicontare una moneta che ci appartenga, contante a corso legale – quindi non titolo di debito – e venga prodotta e distribuita, sotto il controllo del parlamento e del Tesoro con i seguenti criteri:
1. per demografia (presente): il valore della moneta siamo noi che lo diamo e noi persone fisiche dobbiamo essere gli usufruitori finali di tale valore.
2. patrimonio (passato): valutazione di quanto ci è stato tramandato dagli antenati, che richiede spese di messa in valore.
3. opere pubbliche (futuro): la progettualità economica di un paese, di un comune, di una regione secondo quanto espresso dalla volontà popolare dei suoi consessi parlamentari.
Per una sovranità monetaria di una moneta res nostra secondo i crismi della Costituzione, ho fatto i mastrini contabili (6), su come viene contabilizzata attualmente la creazione monetaria e su come dovrebbe essere contabilizzata se fossimo in un regime di moneta fiduciaria pura e se seguissimo i principi basilari della contabilità nel rispetto del dettato della Costituzione, della logica, del buonsenso e del buono e del bello secondo il greco antico: vari commercialisti mi danno ragione, quand’è che formiamo un fronte unico per parlarne?
Tale ambizioso ma inderogabile progetto va portato avanti e va dibattuto in tutti i consessi con la diffusione capillare di queste conoscenze che entrino come un virus negli ordini professionali dei commercialisti, nel corpo della magistratura che deve occuparsi del grande crimine che sottende a questo disastro economico, degli avvocati per studiare soluzioni di moneta parallela, dei politici e di tutti i settori del paese.
Il M5S deve abbandonare quel limbo in materia di euro e di moneta, e affrontare il toro per le corna, lanciando un vasto dibattito con cognizione di causa, e soprattutto deve abbandonare la proposta dell’eurobond, primo perché è proprio sbagliata la nozione dello scambio bond-moneta alla base del rifornimento monetario degli Stati, secondo perché sarebbe un bond senza Tesoro né politica economica, terzo perché anche se fosse istituito un Tesoro esso sarebbe ad immagine della Commissione europea, una tecnocrazia di banche e multinazionali e non certo la cassa del popolo europeo, quarto perché va rispolverata e ripristinata la nozione di sussidiarietà sancita SIA dalla Costituzione SIA dai Trattati UE con il ripristino della sovranità dei Comuni oltre che dello Stato e degli enti locali. Last but not least perché va definitivamente abbandonata l’ideologia DEL DEBITO che qualsiasi bond, buono del tesoro o altro titolo (in)sovrano automaticamente veicola, o spiegatemi il perché se lo Stato può emettere buoni del tesoro, esso non potrebbe emettere moneta che per Costituzione è la materia legislativa esclusiva del nostro Stato e che di certo non era previsto che potesse essere ceduta a una qualsiasi struttura sovranazionale in virtù di trattati firmati illegittimamente con la procedura semplice e non con la procedura straordinaria della conferenza intergovernativa.
Forze politiche come M5S, Fratelli d’Italia, Lega, movimenti confederali come Attuare la Costituzione di Paolo Maddalena, e tutte le forze sane della sinistra devono dialogare e approfondire l’argomento per giungere a una strategia comune e nazionale su come uscire dall’incubo in cui tutti siamo e saremo sempre di più immersi.
2017 dev’essere l’anno decisivo. Il lavoro è tanto, ognuno di noi deve tentare di capire la posta in gioco e almeno i termini generali di una materia che sembra ostica solo per nascondere un messaggio di una violenza inaudita di semplicissima comprensione:
con questo strumento monetario, ti stiamo fregando-ipotecando il tuo presente e il tuo futuro, e quindi ti stiamo deformado anche il tuo passato e la tua identità.
E’ suonata la sveglia.
Nicoletta Forcheri 3 febbraio 2017
1) http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.it/2011/11/per-la-grecia-e-lora-del-riscatto-n.html 2) https://nicolettaforcheri.wordpress.com/2014/12/04/bond-a-zero-coupon/