Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Pakistan-Ucraina: la vera minaccia alla pace tra i popoli sono gli Stati Uniti

Pakistan-Ucraina: la vera minaccia alla pace tra i popoli sono gli Stati Uniti

di Antonio Catalano - 14/04/2022

Pakistan-Ucraina: la vera minaccia alla pace tra i popoli sono gli Stati Uniti

Fonte: Antonio Catalano

Il fatto che il Pakistan si fosse astenuto all’Onu sulla condanna alla Russia e che il primo ministro Imran Khan volesse stringere sinergie sempre più forti con Mosca ha determinato l’11 aprile, nell’importante e popoloso paese asiatico (quasi 200 milioni di abitanti), un colpo di stato “bianco” a favore di Shehbaz Sharif: Khan è stato “sfiduciato” all’Assemblea Nazionale (per  Sharif hanno votato 174 deputati su 342, con quorum a 172). Si tratta di un «governo importato», frutto di un «complotto statunitense contro di lui» ha subito dichiarato Khan, il quale ha esortato il suo popolo a farsi sentire. Enormi manifestazioni hanno invaso le strade delle principali città pakistane.
Che ci sia la manina americana in questa vicenda è fuor di dubbio: gli americani non potevano tollerare che Khan mostrasse simpatia per Putin e che addirittura fosse andato in visita in Russia proprio il giorno dell’inizio dell’Operazione Speciale Militare (l’Operazione Z). Il potente apparato dei servizi segreti pakistani (ISI) si era subito precipitato a dichiarare per bocca del generale Bajwa la ferma condanna di Putin e l’esplicito sostegno al nazionalismo filonazista di Kiev.
Dovrebbe risultare sempre più chiaro che la partita che si sta giocando in Europa riguarda la necessità americana di difendere la propria supremazia, messa in crisi dall’avanzare della fase multipolare. L’Ucraina è quindi per gli Usa il pretesto per affermare questa supremazia, mettendo da una parte sotto ricatto i paesi Ue e provando dall’altra a logorare la Russia di Putin nella speranza di una sua implosione. E nel frattempo utilizzare ogni occasione per sistemare i conti in aree “sensibili” (come il Pakistan).
L’America non vuole quindi nessuna pace, non a caso ogni giorno che passa aumenta l’incandescenza delle affermazioni di Biden&soci. Alle quali si associano, da bravi servetti, gli italiani, con l'indefinibile Di Maio pronto a starnazzare che l’Italia non porrà alcun veto di fronte a nuove sanzioni sull’energia russa. Mentre il cancelliere Olaf Scholz critica il governo ucraino definendo «irritante» il suo veto alla visita a Kiev del presidente tedesco Steinmeier (secondo gli ucraini non va bene perché in passato era per un approccio distensivo tra Berlino e Mosca) e Macron disapprova le dichiarazioni di Biden sul presunto genocidio (anvedi 'sti ipocriti!). Berlino, in particolare, si mostra recalcitrante a interrompere i rapporti di fornitura di gas con la Russia.
È sempre più evidente quindi come le mosse di Zelensky obbediscano ai comandi americani.  I quali stanno esercitando un’enorme pressione perché anche Svezia e Finlandia entrino nella Nato. Ma la Nato, cioè gli americani, sono di stanza in Ucraina da un bel po’, solo i fessi (i creduloni dei prezzolati “informatori” nostrani) non lo sanno. Basta solo leggere la testimonianza di Régis le Sommier, ex vicedirettore di “Paris Match”. Il quale racconta la sua esperienza in Ucraina, al seguito di francesi intenzionati ad arruolarsi nelle brigate internazionali su invito di Zelensky. Le Sommier dichiara di essere rimasto sorpreso dal fatto che per entrare nelle forze armate ucraine si «debba passare dagli americani. Pensavo che saremmo stati con le brigate internazionali, ma siamo finiti ad avere a che fare con il Pentagono. Questa è una guerra tra Russia e Stati Uniti».
Chiaro? La si smetta quindi di parlare a vanvera di pace, come in un disegnino da prima elementare. Non si può infatti parlare in astratto di inviolabilità del territorio ucraino quando questo è occupato e diretto dalla superpotenza americana – che rappresenta la più grave minaccia per la pace tra i popoli – che ha fatto di tutto per costringere la Russia ad intervenire. Per impedire che questa minaccia diventi sempre più concreta è quindi necessario che l’esercito russo liquidi nel più breve tempo possibile le truppe mercenarie ucraine.
[Immagine: Pakistan, manifestazione di massa contro il colpo di stato.]