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Paralizzata da una acuta demenza, l'Europa dichiara di nuovo guerra alla Russia

di Pepe Escobar - 09/03/2025

Paralizzata da una acuta demenza, l'Europa dichiara di nuovo guerra alla Russia

Fonte: Giubbe rosse

Cominciamo col momento dell’illuminazione sulla strada di Damasco del Segretario di Stato americano Marco Rubio: “Francamente, è una guerra per procura tra potenze nucleari, con gli Stati Uniti – che aiutano l’Ucraina – e la Russia, e deve finire”. Ora, questo è un errore. E Jeffrey Sachs lo spiega chiaramente. Naturalmente, la formulazione corretta sarebbe “guerra per procura lanciata dagli Stati Uniti”. Ma comunque: Alleluia! Una tale illuminazione – per procura – dall’Alto dei Cieli non avrebbe mai potuto colpire il precedente Segretario americano al Genocidio.

Ora passiamo al panico. Panico europeo totale.

Le Petit Roi, popolare in Francia quanto le zanzare notturne in un resort a cinque stelle sulla spiaggia, ha dichiarato che la pace in Europa è possibile solo con una Russia “addomesticata” e che la Russia rappresenta una minaccia diretta per la Francia e l’Europa.

Riguardo all’Ucraina, ha pontificato dicendo che la pace semplicemente non può avvenire alle condizioni russe o attraverso l’inevitabile resa ucraina.

Le Petit Roi senza prendere fiato è andato letteralmente sul nucleare. Ha sottolineato che la Francia possiede un deterrente nucleare, e lo ha offerto al resto d’Europa, insistendo sul fatto che il futuro dell’Europa non dovrebbe essere dettato da Mosca o da Washington.

Le Petit Roi napoleonicamente ha dichiarato quasi guerra alla Russia. Bene, resta il fatto che la stragrande maggioranza della Francia accetterebbe volentieri che il mini-Napoleone venisse spedito subito sui campi di battaglia nella terra nera della Novorossiya, dove si arrenderebbe in meno di 5 minuti, sventolando una bandiera arcobaleno, mentre si rende conto che sta per essere trasformato in una tartare di bistecca istantanea.

Ora unite questa farsa alla Molière al destino del New Model Woke Army paneuropeo, molto più grande, più grasso, irreggimentato dal Führerin SS von der Lugen di Bruxelles, che presumibilmente dovrebbe essere finanziato con una cifra pari a 800 miliardi di euro, denaro che nessuno ha e che dovrebbe essere prestato e poi rimborsato con tassi di interesse estorsivi alle stelle dai soliti avvoltoi del sistema finanziario internazionale.

La SS von der Lugen insiste sul fatto che l’Europa è in pericolo, quindi la soluzione è una massiccia espansione del complesso militare-industriale – in pratica, l’acquisto di armi americane più costose – e il “riarmo”.

Parliamo di un Gotterdammerung [un crepuscolo degli dei] sotto l’effetto del crack.

Se mai il New Model Woke Army venisse alla luce, la resa sarebbe questione di meno di 5 minuti, sventolando bandiere arcobaleno, mentre i suoi guerrieri woke affronterebbero la terribile prospettiva di essere Oreshnik-ati e ridotti a una pila di hamburger alla griglia.

Aggiungeteci il ritorno della saga del Nord Stream, con un nuovo colpo di scena. Sy Hersh ha dimostrato in modo conclusivo che i Nord Stream sono stati bombardati per ordine del precedente regime di Crash Test Dummy a Washington. Ora, almeno, il Nord Stream 2 potrebbe tornare in attività tramite un accordo non così segreto tra Stati Uniti e Russia che coinvolga la Gazprom con gli oligarchi americani.

Tutto questo mentre i fanatici di Berlino assicurano a destra e a manca di voler esplorare ogni possibile modo per impedire (il corsivo è mio) che il sistema Nord Stream venga riparato, perché dopotutto nessuno, soprattutto il nuovo cancelliere di BlackRock [Merz], può deviare dalla politica ufficiale di distruggere l’economia tedesca con tutti i mezzi necessari.

A complicare ulteriormente lo scenario kafkiano, il Primo Ministro della Danimarca, che è sul punto di perdere la Groenlandia “in un modo o nell’altro” a favore di Trump 2.0, ha immortalato le parole “la pace in Ucraina sarà più pericolosa della guerra”. Il Primo Ministro polacco non ha perso un colpo, aggiungendo che “l’Europa è più forte della Russia e capace di vincere in qualsiasi confronto militare, finanziario o economico”. L’Europa è ora in una tale serie di “vittorie”, come dimostra la cronaca.

Tutta questa Torre di Babele scombussolata dimostra, senza ombra di dubbio, che l’Europa è geopoliticamente e geoeconomicamente morta e sepolta. Nessun Dio teutonico, completo di cicciona che canta, sarà in grado di resuscitarla.

Flirtare con un biglietto di sola andata per tornare all’età della pietra

L’idea che l’Europa sia in grado di rappresentare una minaccia militare per la Russia non si qualifica nemmeno come propaganda spazzatura per gente con QI sotto zero. Ci vorrebbero almeno dieci anni per rimilitarizzare la Germania, dato che la sua economia è moribonda, pugnalata in serie da costi energetici ingestibili. La Russia, da parte sua, è protetta da un possibile attacco nucleare dal misero arsenale “ombrello” di Le Petit Roi, dalle difese missilistiche più sofisticate al mondo.

I missili difensivi Aegis in Polonia sono relativamente inutili, anche se il loro pericolo principale per la Russia rimane che il sistema può essere convertito per gestire missili offensivi. Nel complesso, i sistemi Aegis, Patriot, THAAD-PAC-3, SBIR-HIGH Ground Based Infrared sono tutti relativamente inutili.

A parte gli USA, la NATO non ha semplicemente alcun valore militare. E Washington sotto Trump 2.0 semplicemente non sarà coinvolta nella prossima guerra europea.

Gli USA hanno sistemi satellitari per il targeting, ma nessun altro nella NATO li ha. Con gli USA che si ritirano, e nel caso di un ipotetico attacco del New Woke Army guidato da von der Lugen contro la Russia, i missili russi possono mettere fuori combattimento tutti i porti, gli aeroporti e i sistemi di produzione ed energia europei in un giorno al massimo, riportando istantaneamente l’Europa all’età della pietra.

Questo vale per Inghilterra, Francia, Germania, per non parlare di chihuahua assortiti: insomma tutta la NATO. La Russia può mettere fuori uso tutti i sistemi di potenza britannici con gli Zircon lanciati da un sottomarino convenzionale. L’età della pietra, eccoci qui. I missili ipersonici russi non possono essere intercettati.

Nel frattempo, il presidente Putin insiste nel parlare con buonsenso ai matti. Al Collegia dell’FSB il 27 febbraio, ha osservato come “alcune élite occidentali siano ancora determinate a mantenere l’instabilità nel mondo, e queste forze cercheranno di interrompere e compromettere il dialogo [con gli Stati Uniti] che è iniziato. Lo stiamo vedendo. Dobbiamo tenerne conto e usare tutte le possibilità della diplomazia e dei servizi speciali per interrompere tali tentativi”.

Come ha osservato Andrei Martyanov, le superpotenze hanno “solo due opzioni nel 21 ° secolo: o scatenare la Terza Guerra Mondiale, che si concluderà con uno scambio nucleare, o trovare un modus vivendi”. Questa è una conversazione per adulti che esclude automaticamente l’ospizio europeo e i capricci infantili dell’attore squilibrato di Kiev.

L’attore fallito non ha mai avuto (corsivo mio) alcuna carta vincente in mano. Ora fa una figura patetica, facendo capriole per aggrapparsi al potere, sostenuto dal denaro collettivo del (ex) Occidente, dalle armi e dalla massiccia propaganda. Ora la nazione 404 [gergo internet per “errore”] da lui “creata” sta perdendo non solo la guerra, ma anche la guerra delle pubbliche relazioni.

L’ex consigliere del capo dell’ufficio di Zelensky, Oleksiy Arestovych, viscido come pochi, ma che sempre dispone di informazioni affidabili, è convinto che l’esercito ucraino, cieco e strabico, possa resistere al massimo per un altro mese e mezzo o due senza tutte quelle chicche americane. Senza dati di intelligence, le forze di Kiev non possono preparare attacchi contro la Federazione Russa o condurre ricognizioni e operazioni informatiche.

Il Paese 404 nel suo complesso sta ora entrando nel territorio degli Walking Dead [morti che camminano]. L’Europa, con o senza l’Invincible Armadala della sua SS von der Lugen, non ha la capacità industriale, la potenza finanziaria e la capacità militare per fermare la debacle. La Russia ha già dichiarato che qualsiasi truppa europea di “mantenimento della pace” diventerà immediatamente un obiettivo legittimo.

Lo spettacolare fallimento del Progetto Ucraina è uno teatrino da vedere. Non c’è da stupirsi che le attuali, volgari e spaventose “élite” politiche siano nel panico totale. Senza il Progetto Ucraina, e senza la protezione mafiosa di His Master’s Voice [la Voce del Padrone], sono solo, geopoliticamente, una piccola penisola irrilevante e postcoloniale ai confini occidentali dell’Eurasia in rapida integrazione.

Quanto a Trump 2.0 e al fatto che il Cremlino abbia già raggiunto una sorta di pre-accordo, ancora prima dell’inizio di negoziati seri, non ci sono ancora prove che lo corroborino. Secondo fonti dell’intelligence russa, ciò che è stato raggiunto è un accordo generale sul quadro delle discussioni e su ciò che può essere realizzato in pratica. Questa fase iniziale durerà almeno alcuni mesi.

I temi sul tavolo spaziano dalla revoca delle sanzioni alle banche russe e dall’uso delle carte [di credito] MIR al ripristino dei voli diretti e alla limitazione della militarizzazione dell’Artico.

Tutto dipende essenzialmente dal fatto che Trump voglia – e riesca a garantire – una rapida conclusione della guerra in Ucraina, disimpegnandosi, lentamente ma inesorabilmente, dalla NATO.

Considerando quella che sembra essere la sua direzione strategica, Trump vuole assicurarsi di non dover offrire protezione mafiosa ai membri europei della NATO se insistono nel continuare con la loro Guerra Eterna contro la Russia. È chiaro che disattivare Starlink e disattivare l’ISR satellitare porterebbe a un finale molto più rapido sul campo di battaglia.

Nel frattempo, l’SMO continuerà a procedere. E come vogliono gli europei, fino all’ultimo ucraino.

di Pepe Escobar su The Unz Review   – Traduzione a cura di Old Hunter