Per risolvere l'emergenza energetica
di Andrea Zhok - 26/08/2022
Fonte: Andrea Zhok
L'altro giorno l'ex ministro dello sviluppo economico Calenda ha proposto, di fronte all'emergenza energetica, di sospendere il processo elettorale in corso per arrivare immediatamente al nuovo governissimo (lo chiama "patto repubblicano").
In certo modo Calenda si mostra più onesto dei suoi critici in PD e Lega, e vuole liquidare subito le correnti formalità, in cui fingeranno come al solito di avere chissà quali divergenze, per poi arrivare al nuovo governone "tutti dentro" e darci il colpo di grazia senza che nessuno paghi dazio.
Ma pur riconoscendo l'onestà di Calenda io proporrei una strategia diversa per risolvere l'emergenza energetica.
Potremmo inviare a Mosca Mattarella con il seguente messaggio:
"Memori del comune retaggio cristiano, anche noi in Italia siamo consapevoli del profondo significato del pentimento.
Ci dichiariamo perciò pentiti di esserci buttati in un conflitto che non ci riguardava, dopo averlo ignorato per otto anni, solo per compiacere gli alleati americani. Cesseremo perciò con efficacia immediata ogni ulteriore invio di armi ed aiuti, dichiarando la nostra duratura neutralità.
Ci dichiariamo altersì pentiti per l'immonda campagna di persecuzione etnica scatenata nei confronti dei russi in quanto russi, in contrasto con la decenza e con i tradizionali sentimenti di amicizia diffusi nel popolo italiano verso quello russo. Ci ripromettiamo di porre rinnovate basi per rapporti di cooperazione, scambio culturale e fratellanza.
A titolo di omaggio collaterale permetteteci di farvi dono dell'ex ministro Di Maio, dotato di pollice opponibile, già addestrato, che, potrebbe essere in grado di mescere le bevande al ministro Lavrov, stupendo i commensali.
Se a questo punto potessimo accedere alle condizioni contrattuali per le forniture di gas riservate ad un paese neutrale come l'India vi saremmo eternamente grati. (Per un piccolo sconto vi mandiamo anche Calenda.)"
Et voilà, così, semplice semplice, potremmo risolvere la crisi energetica e ripulire un po' della peggiore classe dirigente della storia repubblicana. (Augurandoci che le elezioni facciano il resto.)