Più ammalati per essere sani?
di Paolo Sensini - 18/07/2021
Fonte: Paolo Sensini
È incomprensibile come mai le autorità italiane nascondono sistematicamente i risultati che dovrebbero dimostrare la bontà del vaccino sperimentale, a loro dire, e invece vadano avanti per la strada liberticida del Green pass con annesso vaccino obbligatorio. Come spiegano i cervelloni del "Corriere della Sera" in un pensoso editoriale, bisogna essere "più severi per essere più liberi". Il che è un po' come dire che bisogna essere più ammalati per essere sani. O che bisogna essere più infreddoliti per avere caldo. Oppure più scemi per aspirare alla saggezza. Ma non ancora paghi di simili vette, costoro sostengono che si dovrebbero approvare norme più severe e liberticide per fermare la diffusione di una variante che ha l'effetto di un raffreddore e così proteggere, ci assicurano i già citati scienziati, chi è già "ampiamente protetto dal vaccino". Ma vi sembra una ragionamento accettabile? Insomma, fino a che punto di follia collettiva vogliono spingerci? Quali diritti e quali libertà saremo disposti a sacrificare in nome di questa isteria sanitocratica senza alcuna base reale? Da giorni e giorni parlano ossessivamente della famosa "variante" delta oppure iota. E allora che senso ha fare un vaccino sperimentale e obbligatorio se poi esistono già una quantità di varianti infinite pronte ad aggirare queste pozioni magiche da iniettare a tutti? Che poi l'ipotetica variante iota, stando alla loro narrazione, sarà pure pericolosa come ogni altra variante. Ma sempre meno della variante idiota, che pare l'unico elemento in cui navighi oggi l'intero cucuzzaro di regime!