Populismo o morte
di Marco Travaglio - 11/11/2024
Fonte: Marco Travaglio
Ma lo Xi Jinping che accoglie Mattarella a Pechino e si dichiara “suo buon amico” e a cui Mattarella promette “dialogo” e commerci “senza alzare steccati ingiustificati da blocchi contrapposti” è lo stesso con cui Conte firmò la Via della Seta vituperato da tutti come un servo della Cina? E il Trump a cui Mattarella porge “cordiali auguri di successo” e “di benessere per la sua persona e di prosperità per l’amico popolo statunitense”, con “la ferma volontà di lavorare d’intesa nella ricerca di soluzioni efficaci alle gravi crisi” e di cui Draghi afferma “farà una grande differenza, non tutta in senso negativo”, è lo stesso che, se Meloni o Conte o Salvini dicono le stesse cose o anche meno, diventano dei fottuti populisti fascisti? Il tempo è galantuomo, ma pure cortissimo, come la memoria di chi non lo perde a cambiare idea: cambia semplicemente padrone. Forse il ritorno del bandito finto biondo sortirà altri effetti positivi, oltre alla svolta ucraina: riabilitare chi predicava il negoziato con Mosca e un multipolarismo che guardi anche a Est; e quel sano “populismo” che da vent’anni impedisce all’astensionismo di raggiungere il 100% degli elettori.