Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Quanto ci manchi in questo Muppet show

Quanto ci manchi in questo Muppet show

di Nicola Guerra - 05/04/2022

Quanto ci manchi in questo Muppet show

Fonte: Nicola Guerra

Nei giorni scorsi il presidente più telegenico e musicale del pianeta si è scagliato contro Angela Merkel colpevole di aver posto un veto all'ingresso dell'Ucraina nella Nato nel 2008. Fatto che, secondo Zelensky, la renderebbe responsabile dei morti ucraini nel conflitto. La Cancelliera, ritiratasi a vita privata, ha risposto dopo mesi di silenzio confermando che fu la scelta giusta.
Zelensky è sempre più il ventriloquo di Biden, un Kermit degli interessi americani in Europa. Dopo articolini di giornali compiacenti, che le veline del fascismo erano dilettantesche a confronto, che suggerivano persino che la Merkel fosse legata a Mosca perché cresciuta nella DDR, è sceso in campo lui a rincarare la dose, ma la Cancelliera lo ha zittito con poche frasi.
C'è tutto un cuscinetto di Stati, dai baltici alla Polonia e all'Ucraina, una striscia nella direttiva Nord-Sud del centro-est Europa, che dovrebbe, nella visione geopolitica Usa, essere funzionale alla rottura dell'integrazione economica e geopolitica del continente. Una barriera geopolitica, costruita negli anni a colpi di russofobia e creazione di artificiose culture ipernazionaliste, che però è stata frenata anche dalla decisione del 2008 di non ingresso dell'Ucraina nella Nato. Una barriera che ha nei baltici e nei polacchi, se fosse per loro saremmo già alla terza guerra mondiale, i più fedeli servitori ma che ha un cuneo al suo interno, l'Ungheria che al dialogo con Mosca non ha rinunciato. Eterno grazie quindi alla Merkel.
Manca la Merkel. Manca sia per le sue scelte di integrazione del continente fatte sempre senza chinare il capo. Manca perché a lei si deve Stream2, il gasdotto russo-tedesco che gli americani hanno subito con arroganza definito 'un tubo ormai morto in fondo al mare'. Già perché il loro obbiettivo era anche quello, fermare l'integrazione del continente europeo in un unico soggetto economico e geopolitico. Manca perché era capace di mettere a cuccia i padroni dell'ordine unipolare, era capace di dialogare con Mosca, era capace di concepire lo spazio eurasiatico in modo nuovo. Non per nulla la geopolitica è scienza eminentemente tedesca.
Non meraviglia che Zelenzky la attacchi per conto di Biden e degli Usa. Non meraviglia che gli Usa e il loro Kermit vogliano il proseguo delle ostilità. Perché ritengono possa diventare la pietra tombale dell'integrazione europea. Sperare che in Italia si ragioni è impossibile, abbiamo tutti i partiti e movimenti dai nato-nalisti di estrema destra alla Boldrini in ginocchio da Biden, ma forse questo attacco alla Merkel denota un certo nervosismo americano per le scelte tedesche? Forse i tedeschi non sono così propensi a veder morire l'integrazione europea? Forse sono più cauti con le sanzioni? Chissà, lo vedremo. Certo un attacco così becero sembra riflettere tensioni.
Aspettiamo anche le elezioni francesi. Fino a poco tempo fa si parlava di esercito comune europeo e la Germania, rivendicando il libero accesso alle basi americane sul suo territorio, era riuscita, grazie alla Cancelliera, a sloggiare migliaia di soldati americani dalla Germania, soldati poi dislocati da Washington in Polonia e Italia. La Germania aveva rifiutato l'acquisto degli F-35 a vantaggio degli Eurofighter e in attesa del nuovo jet di sesta generazione Franco-tedesco-spagnolo. Come andranno ora le cose? Dove andranno i 100b stanziati dalla Germania per il riarmo? A Washington o sarà un riarmo europeo? Ai posteri l'ardua sentenza, ma pare una certa tensione gli Usa la esprimano tramite Kermit.
Per coloro che fanno in Italia gli europeisti a parole, e descrivono poi la Russia come un paese estraneo dico: studiate geografia, studiate storia, studiate la letteratura, studiate, studiate, studiate. Da i 'pensatori' suprematisti di CasaPound che, ispirati da un suprematismo anglosassone, mostrano foto di truppe russe asiatiche per avvalorare la tesi dei barbari che vengono da Oriente e 'sottoumani' ai Piddini che gioiscono per gli atleti russi cancellati da ogni competizione, studiate, studiate, studiate. E non parlate di Europa perché ciò che proponete è un concetto ben diverso. Si chiama Occidente e ha il suo padrone oltreoceano.