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Razzismo e antisemitismo

di Vincenzo Costa - 29/09/2024

Razzismo e antisemitismo

Fonte: Vincenzo Costa

Dopo che Netanyahu ha chiamato l'assemblea generale dell'ONU "palude antisemita" la nozione stessa di antisemitismo è diventata dubbia, sospetta.
Si usa il termine "antisemita" per abbassare moralmente chiunque denunci una strage continua, il razzismo che caratterizza un'intera cultura e uno stato costruito di fatto su basi etniche.
L'uso ideologico della nozione di antisemitismo la ha svuotata: serve solo a legittimare la violenza
Molte delegazioni del sud globale hanno abbandonato l'aula mentre parlava netanyahu. Rappresentanti di popoli oppressi da secoli e che hanno subito sulla loro pelle il razzismo hanno denunciato il razzismo di Israele.
Non hanno detto che il popolo o la razza ebrea sono inferiori: hanno detto che tutti gli uomini sono uguali.
Sono gli amici ebrei che devono rispondere a una domanda semplice:
per voi tutti gli uomini sono uguali o gli ebrei sono superiori, eletti, al di sopra di ogni legge, con diritto di uccidere?
Chi costruisce uno stato etnico? Chi usa la nozione di razza?
Chi è razzista?
Sembra quasi che chiunque sia contro ogni razzismo diventi antisemita.
Dunque, per non essere antisemiti bisognerebbe dire che alcuni, gli ebrei, sono speciali, che le loro vite valgono più di quelle degli altri?
A un morto ebreo quante morti di infedeli corrispondono esattamente? 1 a 1.000 basta?
Si può criticare una cultura basata sulla trasmissione attraverso il sangue?
Si può dire che è una cultura arretrata, vecchia, che già il Cristianesimo si lascia alle spalle con una visione universalistica? Se si riprende l'affermazione, antirazzista, di Gesù (Razza di vipere, Dio può far nascere figli di Abramo da queste pietre) si è razzisti? Gesù era antisemita?
Il popolo di Dio, se c'è un Dio, è l'umanità tutta. Non esistono popoli eletti.
E se dico questo sono antisemita?
Si può criticare tutto, si può deridere il cristianesimo ma guai a fare una battuta sull'ebraismo?
Si può dire che l'Occidente è violenza ma non si può criticare una cultura basata sulla razza che produce uno sterminio oramai senza limiti che dura da 50 anni?
Perché altrimenti ci si deve aspettare la vendetta? Dobbiamo tacere perché fate paura e potete distruggerci?
Chi minaccia oggi la libertà? Chi esprime oggi disprezzo per gli uomini?
No, chi ha lasciato l'aula delle Nazioni Unite non è antisemita: si è rifiutato di ascoltare un razzista, un suprematista ebraico, un pazzo fanatico.
Noi siamo contro ogni suprematismo, non dobbiamo giustificarci di niente.
Siete voi che dovete abbandonare il vostro suprematismo, che dovete liberarvi del razzismo.
Noi siamo fedeli a un punto e non si cede: tutti gli uomini sono uguali.
Il resto è settarismo, vecchiume, suprematismo, prepotenza, bullismo, che vive solo perché sostenuto dalla forza, dalla violenza e dalla prepotenza.
L'Occidente ha decostruito se stesso, e deve continuare a farlo, deve continuare a liberarsi di quanto di violento c'è in quella tradizione.
Ma è venuto il momento che anche gli amici ebrei inizino a decostruire la loro tradizione e la loro storia, perché così non si va più avanti. Non si può più tacere davanti a quello che accade.
Se chiamate antisemita chi denuncia il razzismo il discorso si chiude: non abbiamo davvero nulla da dirci.