Reddito di esclusione
di Marco Cedolin - 30/08/2017
Fonte: Il corrosivo
Il governo ha annunciato ieri pomposamente la creazione del reddito di inclusione, un nuovo strumento che partirà a gennaio con lo scopo di combattere la povertà delle famiglie, problema di una gravità assoluta (aggiungiamo noi) che coinvolge in Italia almeno 5 milioni di persone.
Per chiarire le cose non si tratta del reddito di cittadinanza, che ormai esiste in tutti i paesi civili, tranne Italia e Grecia, ma di un pasticcio all'italiana costruito sulla falsariga degli 80 euro di Matteo Renzi ed in grado di far rimpiangere perfino la social card destinata ai pensionati da Berlusconi nel 2008, che proprio i "signori" che seggono al governo oggi e la stampa mainstream al loro servizio irridevano con sufficienza....
Non sarà innanzitutto destinato esclusivamente agli italiani, ma anche agli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno, cioè oltre a coloro che lavorano in Italia da anni anche a tutti quelli che risiedono in Italia in qualità di rifugiati economici, climatici e quant'altro.
Avrà un ammontare che varia dai 190 euro mensili per un single, fino al massimo di 485 euro per un nucleo familiare di 5 o più persone, sufficiente forse per mantenere gli animali domestici. Verrà erogato, secondo il governo, a circa uno dei 5 milioni di poveri summenzionati, per 12 mensilità fino ad un massimo di 18, dopodiché sarà necessario uno stacco di 6 mesi per poterlo richiedere nuovamente. E il beneficiario dovrà aderire a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa e garantire la frequenza scolastica dei figli, dopo avere naturalmente provveduto a vaccinarli.
Insomma se sei disoccupato da mesi o anni e ti ritrovi fino al collo nella melma marcescente, dovrai attendere di esserti "mangiato" ogni proprietà immobiliare (non devi possedere un patrimonio immobiliare superiore ai 20mila euro) di avere prosciugato il conto in banca (non devi possedere una ricchezza mobiliare superiore ai 6000 euro) non devi avere avuto la sfiga di comprarti un'auto o una moto prima che ti licenziassero, devi avere in casa almeno un figlio minorenne o con disabilità, o una moglie in stato di gravidanza, o avere più di 55 anni e forse, dico forse, potrai accedere per 12 mesi all'agognata carta prepagata ReI che ti permetterà di acquistare le scatolette per il gatto o i croccantini per il cane e forse anche di pagare una bolletta, sempre che non ti abbiano staccato le utenze prima, che tu non viva già sotto un ponte o che non abbi scelto la via del suicidio, come purtroppo spesso accade in questo disgraziato Paese.
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti gongola, sostenendo che per la prima volta il Paese si dota di una misura permanente (permanente di 12 mesi?), mentre gli fanno il coro i sodali come Libera di Don Ciotti, Save the children e la presidente della Cisl Annamaria Furlan.
Personalmente una roba del genere mi vergognerei anche solo di averla pensata e proprio per questo nel mio status di disoccupato di lunga data, voglia Iddio non ancora over 55, le scatolette per i gatti ed i croccantini per il cane continuerò ad acquistarli senza carta ReI, prosciugando il conto in banca, come la massa di mentecatti che siedono ai banchi del governo vuole facciano al più presto tutti gli italiani ai quali è stato rubato il lavoro ed il futuro, ma spero non la dignità.
Perchè quella si può continuare a mantenerla anche sotto a un ponte, così come si può non sapere neppure cosa sia quando si percepiscono decine di migliaia di euro mensili e si varano provvedimenti come questo.