Revisionisti e status quo
di Francesco Patrone - 11/04/2025
Fonte: Francesco Patrone
Secondo il vocabolario del mainstream occidentalista il mondo si divide in potenze revisioniste e difensori dello status quo, cioè dell’egemonia statunitense, della NATO, di un concetto tutto ideologico di Occidente. Che poi non sarebbe altro che il famoso mondo unipolare in cui gli USA si erano autonominati poliziotti del mondo. Vieni utilizzato scientemente e deliberatamente il vocabolo “revisionista” perché l’accusa deve evocare qualcosa di oscuro come ad esempio il male assoluto. Infatti il termine è stato ormai associato nell'immaginario collettivo ai negatori della Shoah e denunciati come antisemiti. I riflessi condizionati pavloviani, nella comunicazione di massa, hanno la loro importanza. Le potenze accusate di essere revisioniste, cioè di non accettare il dominio perenne dell’America sul mondo e di voler mutare l’ordinamento internazionale. Uno di questi revisionisti sarebbe la Russia che ha detto per bocca di Putin che vorrebbe sostituire il mondo unipolare a direzione statunitense ad un mondo multipolare con autonome potenza economiche. Pechino non dice niente ma parla il suo sviluppo economico che mira a superare il PIL degli USA. Altre potenze revisioniste sono l’Iran, in modo silenzioso la Turchia, il BRICS coi Paesi emergenti. Fra i difensori dello status quo abbiamo tutta la Sinistra occidentale dai democratici statunitensi, ai Socialisti europei, ai Verdi, ai radicali, ai laburisti, ai movimenti ideologici Woke, LGBTQ, a quelli del politicamente corretto, al Cancel culture, uniti ai liberali, conservatori di tipo anglosassone, ed ai vari popolari ormai alienati da ogni tipo di fede cristiana. In Europa tutti accomunati intorno al nuovo mito di Bruxelles. Per ironia, dal secondo dopoguerra, l'Europa e gli USA hanno combattuto e combattono contro realtà che si identificavano con ideologie comuniste, marxiste, Socialiste, nazionaliste, bolivariane cioè giacobine, totalitarie, tutte ideologie partorire nella modernità in Europa. È come se l’Europa combattendo contro i cosiddetti anti occidentali avesse combattuto e combatte contro se stessa e la propria cultura e i propri parti ideologici. Le guerre sono state sempre scatenate quando alcune potenze che avevano raggiunto una egemonia che credevano indiscussa hanno visto crescere altri centri di potere che si siano chiamati Spagna, Francia, Germania, Russia, Giappone, Cina non importa.