Se cade Homs la Siria si spezza
di Daniele Perra - 06/12/2024
Fonte: Daniele Perra
Il crollo (indotto) del processo di Astana avrà ripercussioni notevoli anche sul teatro ucraino. Difficilmente la Russia accetterà di nuovo una pace di compromesso che congela (solo temporaneamente) un conflitto ai suoi confini e con la possibilità che il rivale diretto possa rinforzarsi nel corso del tempo.
Va da sé che il processo di Astana aveva rappresentato una piccola pietra militare nella costruzione di un sistema globale multipolare ed una evidente sconfitta dei piani israelo-americani per la Siria. La pur temporanea soluzione del conflitto, infatti, era stata trovata marginalizzando le istanze dell'Occidente (rappresentate solo parzialmente dalla Turchia).
Se i miliziani qaidisti di HTS (inutile chiamarli "insorti" o "ribelli", le cose vanno chiamate con il loro nome) arrivano ad Homs e spaccano in due la Siria, separando la costa mediterranea (area con una ricca presenza alawita, minoranza alla quale appartiene la famiglia Assad) dal resto del Paese, la Siria come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi è finita. Il rischio, in quel caso, diventa altissimo anche per la basi russe di Tartus e Latakia.
Il crollo dell'esercito arabo siriano non è particolarmente sorprendente se consideriamo che è in guerra ininterrottamente da 13 anni su più fronti (quello di Deir ez-Zor, ad esempio, non ha mai conosciuto tregue reali) e viene attaccato quasi giornalmente da Israele (soprattutto depositi di armi e canali di trasporto). A ciò si aggiunga il pesante regime sanzionatorio imposto dalla prima presidenza Trump (il tristemente noto Ceasar Act) che, di fatto, ha privato il popolo siriano dei beni di prima necessità, solo parzialmente rimpiazzati dal sostegno russo-iraniano, ed il latrocinio delle risorse petrolifere siriane ancora in atto nelle regioni sotto controllo SDF-USA.
Se cade poi Homs la Siria si spezza in due e Damasco è sotto minaccia diretta. A quel punto il futuro del Paese levantino potrebbe essere la sua divisione in tre parti: area orientale sotto controllo diretto SDF(curdi)-USA; area centrale sotto controllo HTS-Turchia e (indirettamente) Israele (che potrebbe espandere la sua influenza oltre le Alture del Golan, come sognato da Smotrich); la costa mediterranea sotto influenza russa (difficilmente si arriverà a porre una minaccia diretta contro le basi di Mosca) che diverrebbe una sorta di enclave alawita.
In altri termini, sarebbe il trionfo di un rinnovato Piano Yinon con il Libano isolato, pronto ad aderire agli accordi di Abramo una volta che Hezbollah (privo di rifornimenti) verrà marginalizzato e sconfitto militarmente.