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Se quel Schäuble io fossi voterei per Renzi e per il Sì

di Eugenio Orso - 02/12/2016

Se quel Schäuble io fossi voterei per Renzi e per il Sì

Fonte: Pauperclass

 

Schäuble su Renzi: “Se fossi italiano lo voterei, anche se non appartiene alla mia famiglia politica [ … ] Spero in un successo di Renzi.

Ognuno ha i sostenitori che si merita, all’interno del paese a a livello internazionale. Così è anche per Matteo Renzi, che va al referendum per modificare la sostanza della costituzione affrontando un plebiscito su se stesso, il governo, il piddì, l’unione europide e le sue “politiche”.

Ma Wolfgang Schäuble, eurogruppenführer di questa Europa sotto sequestro (da parte delle élite), nano malefico sulla sedia a rotelle che impone il rigore ai popoli stremati, perché si è risolto a fare questa uscita? A sostegno incrollabile di Renzi, per far capire al volgo che gli “ottimati” dell’austerità voterebbero Sì, per una crescita ipotetica “armonizzata” con il rigore contabile? O l’ha fatto, all’opposto, per scavare la fossa a Renzi, perché in Italia le élite dominanti hanno deciso che un cambio di governo e di Quisling è alle porte?

In ogni caso, non è possibile che un gelido farabutto su due ruote come Schäuble, potente ministro delle finanze della euronazikanzlerin Merkel, non sappia che la sua uscita a favore del Sì, nel referendum italiano di dicembre, il suo “endorsement” a favore di Renzi, potrebbe danneggiare quest’ultimo e contribuire a far vincere il No.

Infatti, nonostante continui la polemica renziana con le “istituzioni” europee sul rigore, nonostante il guitto di Firenze invochi la flessibilità, gli italiani potrebbero capire che è tutta una farsa, se uno sciacallo dell’auserity-gruppen del calibro di Wolfgang Schäuble fa il suo “outing” a favore del Sì e di Renzi.

Ma come? – si chiederanno in molti – C’è questa tensione fra il governo italiano e la commissione europide, che ha sospeso il giudizio sulla manovra italiana, continuano le polemiche fra l’esecutivo piddiota e il terribile Jeroen Dijsselbloem, gruppenführer olandese dell’eurogruppo (leggi comitato ministri finanziari nell’eurolager), e uno di costoro, che vorrebbero tagliarci del tutto e per sempre pensioni e spesa pubblica, si dichiara per Renzi anima e core?

Siccome anche i bimbi sanno che votare Sì al referendum equivale votare Renzi, un dubbio può sorgere spontaneo. Schäuble ha inteso appoggiare Renzi e il Sì (che sono la stessa identica cosa), oppure mira malevolmente a danneggiare l’illusionista fiorentino?

Che l’”imbarazzante” dichiarazione dell’eurogruppenführer teutonico alle finanze sia mirata a una sostituzione di Renzi, in tempi non lunghi? Se così fosse, una vittoria referendaria del Sì non sarebbe poi così importante e decisiva, per le élite che comandano sia Dijsselbloem che Schäuble, e il prevalere dei No potrebbe essergli di maggiore utilità.

Seguite il mio semplice ragionamento, che svilupperò di seguito.

Si vuole arrivare a commissariare l’Italia in tempi non biblici, per completare l’opera di sottomissione del paese, dello stato (già malconcio e ben poco sovrano) e della popolazione. Il fine è di saccheggiare fino in fondo le nostre risorse, eliminare del tutto la concorrenza italiana nel manifatturiero e creare un serbatoio di lavoratori straccioni, disposti per sopravvivere ad accettare il “mangia questa minestra o salta dalla finestra”. Ossia voucher e quattro soldi, oppure vai a fare il profugo economico nel nord dell’Europa o da qualche altra parte.

Quale migliore occasione del referendum costituzionale per fare il blitz? Se vincesse il No e venisse a mancare, a Renzi, l’appoggio elitista che ha avuto finora, costui sarebbe fottuto e dovrebbe mollare l’osso del governo …

Inoltre, la speculazione finanziaria, la debolezza delle banche e dei titoli bancari, unitamente allo spread in salita farebbero il culo a tutti, in Italia, sia a quelli del Sì che a quelli del No. Sappiamo bene chi manovra le quotazioni di borsa, lo spread, il rating a suo piacimento, come sappiamo che il mercato non è una cosa “naturale”, tanto meno è self-enforcing, ma soltanto uno strumento di dominazione in mano alle élite. A quel punto, crollerebbe il “quadro politico” italiano, fatto di collaborazionisti e false opposizioni, e persino la nota Torre pendente che è là da secoli, in Piazza del Duomo a Pisa …

Non resterebbe che un governo tecnico, di emergenza, di grande coalizione (chiamatelo come volete), ben infiltrato dai commissari europei, che imporrebbero direttamente al paese la lex de imperio elitista, senza passare per i piccoli collaborazionisti come Matteo Renzi e delegargli troppo potere. Allora Sì che si farebbero, in rapida sequenza, nuove riforme punitive delle pensioni, della sanità, della scuola e … ovviamente della costituzione italiana, fin troppo “socialista”. Sarebbe la piena realizzazione del “ci vuole più Europa” che la feccia piddina ripeteva a pappagallo, fino a qualche tempo fa.

Non è improbabile che l’”interferenza” di Schäuble segua questo tipo di logica perversa. Ossia, sapendo di esser impresentabili agli occhi dei popoli europei mediterranei sempre più “populisti” si dichiara di sostenere il Sì e Renzi, si finge pubblicamente di sostenerlo, mentre, invece, si vuole dargli il benservito e procedere oltre, con un governo-troika commissariale definitivo. Sarà così? Se così sarà veramente, Pax aeterna per tutti noi …

Se quel Schäuble io fossi voterei per Renzi e per il Sì, celeste Italia. Capito mi hai?