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Se questi intellettuali da premio letterario avessero un briciolo di coscienza, dovrebbero quantomeno tacere

di Enrico Tomaselli - 11/03/2025

Se questi intellettuali da premio letterario avessero un briciolo di coscienza, dovrebbero quantomeno tacere

Fonte: Enrico Tomaselli

Incredibilmente, Scurati - che deve la sua fama ad un libro su Mussolini - non si accorge nemmeno che, nella sua perorazione in favore di un'Europa riarmata, ripropone la medesima futile retorica che fu del duce, e che 'infiniti lutti addusse agli italiani'...
Ma anche senza andare così indietro nel tempo, quest'epopea guerriera che sembra vagheggiare dal suo salotto borghese ha oggi due precise e concrete manifestazioni: l'Ucraina e Israele. Due società che si sono - in vario modo ed in varia misura - incarnate in una prospettiva guerresca, con esiti a dir poco disastrosi. La prima, schiantata dal proprio delirio nazionalista, si è fatta scagliare contro un nemico troppo potente, per poi essere mollata quando le cose si mettono male. La seconda, avvelenata dal proprio delirio messianico, si è definitivamente tramutata in una macchina di odio e di ferocia. Entrambe sono così profondamente corrose nell'anima, da poter essere sicuri che non si riprenderanno mai più.
Se questi intellettuali da premio letterario avessero un briciolo di coscienza, dovrebbero quantomeno tacere. Di aedi della guerra ne abbiamo avuti, in passato, ma i Marinetti o i D'Annunzio ci andavano per primi, al fronte.