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Sovranità

di Davide D'Intino - 23/10/2022

Sovranità

Fonte: Davide D'Intino

Ci sarebbero molte ragioni per polemizzare col Governo nascente, del resto dalle sue inclinazioni atlantiste, neo-liberiste e tecno-sanitarie a trazione privatistica ed orientamento securitario (il sistema di premialità previsto dal programma di Fd'I per l'erogazione delle cure del SSN, ad esempio) potrebbero scaturire dibattiti infiniti su ogni ambito afferente le materie soggette alla formulazione delle politiche pubbliche, ma noi sappiamo che il centrosinistra ha idee speculari a quelle del centrodestra su tutti questi crinali, quindi è inutile che Lollobrigida gli ricordi come il concetto di sovranità alimentare sia peraltro storicamente ascrivibile alle sinistre, con riferimenti, per inciso, ad alcune versioni sudamericane come quella chavista, quindi socialiste, perché il centro sinistra, ormai è conclamato da almeno trent'anni, il socialismo lo aborre.
Polemizzare però sulla denominazione di un ministero in ragione del ricorso alla categoria della «sovranità», non solo fa sorridere quando tali polemiche provengono da ambienti alterglobalisti (sic) che fino a ieri l'altro si riempivano la bocca di slogans come «mangia locale pensa globale» (doppio sic), ma è soprattutto indice dell'imbecillità di un centrosinistra - ha davvero ancora senso ricorrere alle categorie geografico-assiali dell'analisi politica rivolte all'asse orizzontale destra-centro-sinistra in luogo di questa sostanziale omogeneità ideologica dello spettro parlamentare? - dimentico di come la nozione di «sovranità», non solo non equivalga a quella di «autarchia», per dinci siamo davvero messi così?, ma sia fondamentalmente neutra, quindi da declinare di volta in volta, perché la sovranità è alla base dell'esercizio del potere politico-esecutivo. Poi se vogliamo far passare  definitivamente l'idea che l'attività esecutiva debba essere demandata ad entità privatistiche e ratificare anche sul piano formale la prevaricazione - già abbondantemente in essere - delle soggettività private di varia estrazione sulle istituzioni pubbliche, è un altro discorso. E a questo punto perché non proporre anche di eliminare la dizione sovranità - quella che teoricamente apparterrebbe al popolo - dalla stessa Costituzione, no?
A beneficio di chi ricorre pavlonianamente alla nozione di sovranità per come la racconta qualche influencer di second'ordine, ecco una sua definizione minima ripresa da manuale di ampia diffusione:
«Il concetto politico-giuridico di sovranità serve a indicare il potere di comando in ultima istanza in una società politica e, conseguentemente, a differenziare questa da altre associazioni umane, nella cui organizzazione non vi è un tale potere supremo, esclusivo e non derivato. Pertanto tale concetto è strettamente legato a quello di potere politico: infatti, del potere, la sovranità vuole essere una razionalizzazione giuridica, nel senso di trasformare la forza in potere legittimo, il potere di fatto in potere di diritto. Ovviamente la sovranità la si configura in modi diversi a seconda delle diverse forme di organizzazione del potere, che si sono date nella storia dell'umanità: in tutte possiamo sempre rintracciare un'autorità suprema, anche se poi essa si esplica o viene esercitata in modi assai diversi».