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Turchia e Mediterraneo: orizzonti di un'Italia sovrana

di Riccardo Paccosi - 15/05/2023

Turchia e Mediterraneo: orizzonti di un'Italia sovrana

Fonte: Riccardo Paccosi

Quale sarebbe la prospettiva dell'Italia in uno scenario, al momento solo teorico, di presa del potere da parte di forze sovraniste?
L'uscita dall'Unione Europea e il conseguente collasso di quest'ultima, dovrebbero preludere alla reinvenzione di un altro tipo di spazio di cooperazione europea non più federale?
In parte probabilmente sì, dal momento che un'ampia percentuale delle imprese del Nord Italia è collegata alla catena del valore dell'economia tedesca e mitteleuropea.
Al di là della necessità economica, però, le priorità sarebbe forse quella di reinventare uno spazio di cooperazione e libero scambio nel Mediterraneo e questo per due ragioni:
- una ragione geostrategica collegata al fatto che, per le sue dimensioni economiche, l'Italia potrebbe avere in tale contesto se non un ruolo-guida quantomeno un grosso peso;
- una ragione culturale perché, semplicemente, tutto ciò che è alla base della nostra civiltà risulta essere mediterraneo: non soltanto il retaggio della Roma Antica, ma anche quello del paleocristianesimo; non è un caso, infatti, che storicamente si cominci a parlare di Europa soltanto a partire dalla nascita di un orizzonte territoriale diverso da quello mediterraneo, di un nuovo nomos, ovvero a partire dalla nascita dell'Impero Carolingio.
In quest'ottica neo-mediterranea, particolare importanza potrebbero assumere i rapporti tra Italia e Turchia: questo paese dal governo discutibile come ormai sono discutibili tutti i governi del mondo, ha dimostrato di poter essere formalmente nella NATO ma assumendo piena sovranità della propria politica estera e, per questo, ha subìto sette anni fa un tentativo di colpo di stato rispetto al quale gli Stati Uniti non hanno neppure provato a nascondere la propria corresponsabilità.
La Turchia, in questi anni, ha contribuito a trovare soluzione alla crisi in Siria innescata dal terrorismo finanziato dagli angloamericani e ora, dinanzi alla crisi ucraina innescata dai medesimi, si è fatta garante del trasporto di petrolio russo.
Infine, la Turchia ha iniziato a frequentare - come osservatore e ospite - i lavori della coalzione dei paesi Brics: ovvero qel contesto a cui un'Italia sovrana dovrebbe guardare al fine di sostenere un ordine multipolare del mondo.
Per tutte queste ragioni, il fatto che Erdogan si stia riavvicinando alla vittoria è una cattiva notizia per gli Stati Uniti e una buona per tutti coloro che avversano l'imperialismo occidentale.