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Un nuovo atto di guerra contro l'Europa

di Daniele Perra - 18/11/2024

Un nuovo atto di guerra contro l'Europa

Fonte: Daniele Perra

La decisione dell'amministrazione Biden di fornire al regime di Kiev l'autorizzazione per colpire il territorio russo con missili di fabbricazione nordamericana è scellerata per tempistiche e modalità, se consideriamo la nuova "dottrina nucleare" di Mosca presentata recentemente. In termini di dialettica politica Interna è uno smacco alla promessa "transizione pacifica"  di poteri tra le due presidenze e rappresenta un nuovo capitolo della lotta tra vecchie e nuove oligarchie statunitensi. In termini geopolitici, nel medio periodo, non compromette particolarmente il piano della nuova amministrazione trumpista di progressivo smarcamento degli USA dal conflitto (non dell'Europa - è bene sottolinearlo - alla quale verrà imposto il peso bellico attraverso l'aumento costante della spesa militare). In secondo luogo, è bene ricordare che l'Ucraina colpisce il territorio russo dal 2022. Non vi è nessuna "autorizzazione a colpire il territorio russo". Vi è autorizzazione a usare armi di fabbricazione USA per colpire il territorio russo. Infine, tale autorizzazione è limitata alla sola area delle operazioni nella regione di Kursk, dove le truppe ucraine e mercenarie, dopo lo slancio iniziale, sono in brusca ritirata e prossime alla capitolazione. Dunque, non vi è neanche autorizzazione a colpire il territorio russo in profondità.
A questo proposito, bisogna ricordare che l'operazione su Kursk era stata studiata dalla NATO (britannici in particolare) per almeno tre motivi: distrarre i Russi dal Donbass (tentativo fallito); dare a Kiev una leva negoziale (tentativo parzialmente fallito, visto il rischio che le rimanenti truppe ucraine nell'area finiscano in un vero e proprio calderone); utilizzare l'interruzione delle forniture di gas che passano dall'area per colpire alcuni recalcitranti Paesi europei (Ungheria, Slovacchia, in particolar modo, Germania e Italia, indirettamente).
Nel complesso, l'iniziativa di Kursk, nonostante il pensiero di alcuni esperti di strategia militare (che dal 2022, ad onor del vero, non ne hanno azzeccata mezza), si è risolta in un sostanziale fallimento. La scelta USA non è l'ennesima "svolta del conflitto". E sul piano militare non avrà effetti sui suoi esiti finali. È semplicemente un nuovo atto di guerra contro l'Europa. Questo, nonostante le dichiarazioni di principio e di propaganda, non dispiace affatto alla nuova amministrazione Trump che in Europa e Cina vede i suoi principali rivali.
Ho parlato di "medio periodo" perché i primi provvedimenti della nuova amministrazione saranno rivolti sul fronte interno. In questo senso, la nomina di Elon Musk e Vivek Ramaswamy (altro personaggio che considera Israele una "Nazione divina") al Department od government efficiency sarà rivolta in toto al taglio delle spese statali. In altri termini, stiamo parlando di licenziamenti in massa. Curioso che a farlo sarà quello stesso Musk che per anni ha goduto di sussidi statali.