Usa-Russia "In corso una guerra ibrida americana, trappola per Trump"
di Giulietto Chiesa - 30/12/2016
Fonte: Intelligo news
Colpo di coda di Barack Obama che, nell'annunciare le nuove sanzioni alla Russia per gli attacchi hacker durante le elezioni, ha ordinato l'espulsione di 35 diplomatici russi, impiegati in attività di intelligence, definiti "persone non grate". Inoltre il presidente ha dato istruzioni al dipartimento di Stato di chiudere due compound in Maryland e New York "che sono usati da personale russo per attività collegate a operazioni di intelligence". Non si è fatta attendere la risposta della Russia. Promettendo di rispondere a ciascun "atto ostile", Mosca ha già adottato la prima misura concreta, ordinando la chiusura della la scuola anglo-americana di Mosca, frequentata dai figli del personale delle ambasciate Usa, britannica e canadese, ma anche da ragazzi di altre nazionalità. Chiuso anche l'accesso alla residenza di vacanza dell'ambasciata Usa a Serebryany Bor, vicino a Mosca. IntelligoNews ne ha parlato con lo scrittore Giulietto Chiesa...
"Non è una vendetta soltanto, ma un'operazione politica che tende a usare, a mio avviso molto scorrettamente, gli ultimi giorni di una presidenza per predeterminare la situazione in cui dovrà agire il presidente eletto. Per correttezza colui che se ne sta andando non dovrebbe prendere decisioni di grande portata, perché altrimenti condiziona il successore. Questa è una decisione che sta cercando di condizionare l'unica scelta che Trump ha mostrato fino ad ora con chiarezza, cioè la volontà di migliorare i rapporti con la Russia di Putin".

"Non credo che faccia niente, aspetterà. Probabilmente una parte dei funzionari americani a Mosca saranno espulsi, come misura di normale ritorsione diplomatica. Ma più in là non si andrà".
"La situazione è difficile da capire perché tutto questo che si manifesta come uno scontro tra Obama e Putin in realtà è uno scontro tra Obama e Trump. O meglio, tra i democratici e Trump. Quindi uno scontro interno agli Stati Uniti. Per questa ragione io ritengo che Putin non farà nulla, il primo a sapere che la battaglia è interna agli Stati Uniti è Putin. Salvo che ovviamente non si debba difendere".