Verso un'ecologia "più vera"?
di Guido Dalla Casa - 24/10/2023
Fonte: Guido Dalla Casa
Si sono recentemente tenuti a Parma due incontri di notevole interesse (per il presente e per il futuro):
- Il 19 ottobre, presso l’Università Popolare, la presentazione del libro “L’errore antropocentrico” (Ed. Mimesis), di 24 Autori diversi (per origine e formazione), oltre ad alcune note molto interessanti sul piano della didattica ecologista; www.ariannaeditrice.it/articoli/l-errore-antropocentrico
- Il 20 ottobre, presso l’Università di Parma, con la presenza del Magnifico Rettore, numerosi interventi, tutti molto interessanti e di grande attualità, con la presentazione del libro “Il Manifesto per la Terra” (Ed. Athenaeum). www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=7775 www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=31638
In entrambi gli incontri si è captato, nei relatori e nel pubblico, quel senso di ampliamento delle tematiche ecologiste iniziato da qualche anno sulla spinta delle evidenze in atto, fra cui quelle climatiche.
Si è parlato di ecologia profonda, ecologia integrale, ecologia linguistica, ecopsicologia, conseguenze sui giovani della situazione attuale, con qualche intervento relativo ad azioni “più pratiche”, e altro. La consapevolezza generale su questi argomenti è ancora scarsa, ma in forte aumento.
Come sintesi, vale la pena riportare (dal Manifesto per la Terra di Mosquin e Rowe):
L’esperimento dell’umanità, vecchio di diecimila anni, di adottare un modo di vita a spese della Natura e che ha il suo culmine nella globalizzazione economica, è fallito. La ragione prima di questo fallimento è che abbiamo messo l’importanza della nostra specie al di sopra di tutto il resto. Abbiamo erroneamente considerato la Terra, i suoi ecosistemi e la miriade delle sue parti organiche/inorganiche soltanto come nostre risorse, che hanno valore solo quando servono i nostri bisogni e i nostri desideri. ….Una nuova visione del mondo basata sull’Ecosfera planetaria ci indica la via.
Qualche corrente di pensiero preferisce portare l’origine dell’”esperimento fallito” a 3000 anni fa (antropocentrismo) oppure a 2-300 anni fa (materialismo-industrializzazione), ma le conclusioni sulla situazione attuale non differiscono molto.