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Voi, invece, che cosa proponete?

di Fabio Falchi - 17/09/2022

Voi, invece, che cosa proponete?

Fonte: Fabio Falchi

Ecco la domanda che sembra mettere fine ad ogni critica di quel che qui ed ora si "propone" come unica dimensione politica e sociale possibile (dato che sarebbero finite nella "discarica della storia" tutte le varie alternative all'attuale società liberal-capitalistica) e che invece è una domanda che prova che chi la pone poco o nulla ha capito del mondo attuale.
Difatti, in una fase storica di transizione come quella attuale, non si può non essere (nel migliore dei casi) dei "pensatori di transizione", capaci di comprendere, secondo una prospettiva "realistica", le ragioni del "processo storico" in atto.
Del resto, pare difficile negare che un autentico "mutamento di paradigma politico-culturale" (nonostante che possa sembrare improvviso) presuppone comunque un "lavoro" politico-culturale di più generazioni.
In quest'ottica, dovrebbe essere anche chiaro che categorie politiche come destra e sinistra, benché designino ancora i diversi schieramenti politici, non sono più in grado di "com-prendere" l'attuale realtà sociale e (geo)politica (e quindi le ragioni stesse dei molti e diversi conflitti politici e sociali che caratterizzano il mondo attuale), anche perché "ciò che stava sotto" queste categorie (ossia il "sostrato" sociale e politico “pre-supposto” dalla dicotomia denotata da queste categorie) si è radicalmente trasformato negli ultimi decenni.
Assai meno "incapacitanti" sia sotto il profilo teorico che sotto quello della "prassi" sembrano essere allora (perlomeno a giudizio di chi scrive) categorie (geo)politiche come dominio, egemonia, dipendenza e soprattutto centro e periferia, purché queste ultime non siano intese in senso meramente geografico.