X oscurato in Brasile. Chi è alternativo a cosa?
di Riccardo Paccosi - 31/08/2024
Fonte: Riccardo Paccosi
Ricapitolando:
1) La Corte Suprema del Brasile, giorni fa, ha ordinato a Elon Musk di intervenire per rimuovere gli account che promuovono "fake news" e "incitamento all'odio" dalla piattaforma X; ovvero - traducendo dalla neolingua liberista all'italiano - ha ordinato di rimuovere le opinioni contrastanti con quelle del Partito Democratico americano, dell'Unione Europea, dell'OMS, del World Economic Forum e via dicendo.
2) Musk si è rifiutato, denunciando un approccio di censura.
3) Il giudice Alexandre de Moraes della Corte Suprema ha quindi bloccato i conti correnti in Brasile di Starlink, altra azienda di Musk.
4) Lula, il presidente del Brasile, si è schierato apertamente con la Corte Suprema dichiarando che Musk avrebbe dovuto eseguire gli ordini.
5) Nella giornata di ieri, 30 agosto, X è stata oscurata su tutto il territorio del Brasile e i cittadini brasiliani che dovessero accedervi tramite modifica delle VPN, prenderebbero 8.000 euro al giorno di multa.
Ora, è bene ricordare che il Presidente Lula si è distinto negli ultimi tempi per politiche di coercizione vaccinale - e di relative norme di credito sociale - molto stringenti, poi si è allineato al governo americano dichiarando non valide le elezioni in Venezuela e ora, infine, si unisce alla politica di repressione dell'Unione Europea contro le piattaforme social che garantiscono libertà d'informazione.
La domanda allora è la seguente: visto che il Brasile corrisponde alla prima lettera dell'acronimo BRICS, davvero possiamo ancora credere che suddetto agglomerato geopolitico rappresenti un'alternativa a quello anglosassone-occidentale?