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«La mia Guantanamo in Kosovo. Interrogato dagli agenti italiani»

di ilmanifesto.it - 29/11/2005

Fonte: ilmanifesto.it


In Kosovo, a sud di Pristina, nella base Usa di Camp Bondsteel, la più grande dalla guerra del Vietnam, e soprattutto in quella, ultrasegreta, di Monteeth, esisterebbero delle piccole Guantanamo nelle quali i prigionieri non hanno alcun diritto e possono essere trattenuti a tempo indeterminato.

Non solo. A Camp Bondsteel gli interrogatori dei sospetti terroristi sarebbero condotti anche da agenti italiani e britannici e non solo americani.

Lo ha confermato ieri, a poche ore dalle rivelazioni del commissario europeo per i diritti umani Alvaro Gil Robles - che aveva segnalato al quotidiano francese Le Monde di aver visto nella base Usa, le cui prigioni sono usate anche dalla Kfor, la forza multinazionale dispiegata in kosovo dal 1999, una sorta di Guantanamo con tanto di prigionieri vestiti di arancione - un ex prigioniero detenuto per due volte a Camp Bondsteel. L'ex detenuto, sul cui nome c'è il massimo riserbo, ha sostenuto che i prigionieri nella base dove era stato rinchiuso, non avrebbero subito violenze ma non godevano allo stesso tempo di alcuna garanzia giudiziaria.

Diverso sarebbe invece il caso della vicina prigione segreta Usa a Camp Monteeth sotto l'esclusivo controllo dei servizi segreti americani dove nessun estraneo è mai potuto entrare. Il carcere istituito nel 1999 a Camp Bondsteel «è l'unico carcere del Kosovo in cui non si applicano i codici che la missione delle Nazioni Unite ha invece introdotto nel resto della provincia», ha raccontato alla stampa Ilir F., di 31 anni.

Una «zona franca» in cui i sospettati possono rimanere rinchiusi a tempo determinato senza nessun processo. Ilir, dopo aver combattuto al fianco della guerriglia albanese per due volte è stato arrestato per sospetti legami con gruppi eversivi. Dopo essere stato liberato e aver lasciato il Kosovo si è trasferito a vivere a Tirana, in Albania, ed è da qui che racconta la sua verità: «Sono stato rinchiuso a Bondsteel per due volte - ricorda - la prima nel 2002, e la seconda nel 2003», «La prima volta sono stato portato a Bondsteel dagli italiani - dice Ilir - e la seconda volta dagli inglesi: in questi casi i soldati americani garantivano solo la custodia, mentre italiani e inglesi conducevano gli interrogatori».